I Lupin dei tombini colpiscono ancora

Il furto di tombini a Genova sta diventando una moda ed i ladri di ghisa nel capoluogo ligure sono tornati a colpire la notte scorsa dopo una settimana dal primo colpo effettuato nella centrale via Casaregis. Questa volta teatro del furto è stato il quartiere di Certosa dove il bottino portato via dai Lupin del tombino, è stato assai più ricco rispetto al primo colpo.
Sulla base di quanto riferito dalla centrale della polizia municipale del capoluogo ligure, sarebbero una quindicina i tombini rubati nella zona di Brin-Certosa, adiacente alla stazione della metropolitana in Valpolcevera. Un furto analogo si era registrato nella notte tra il 26 ed il 27 giugno in via Casaregis dove ne erano stati portati via otto.
Stanotte i chiusini di ghisa sono stati rubati a Certosa in via Brin, in via Ariosto ed in via della Pietra. Si tratta di un fenomeno che sta dilagando in tutta Italia e che si è già registrato in altre città.

Il 27 giugno a Roma era stato arrestato un giovane che aveva ammesso di averne rubati 260 per poi rivenderli, e a Bergamo il 14 maggio un piastrellista di 39 anni, colto in flagranza sul fatto e processato, durante la direttissima aveva spiegato di rivenderli per pagarsi da vivere. I furti dei tombini potrebbe avere origine da immigrati dell’est europeo che li ruberebbero per poi rivenderli fuori Italia, dove lo smercio della ghisa sul mercato nero è semplice e frutta guadagni interessanti.

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