(...) La risposta della politica e dei sindacati però non è quella di discutere il piano industriale nei suoi vari scenari e di rimuovere le cause principali dei problemi aziendali, ma semplicemente quella di dire che nulla deve cambiare!
Il risultato è lo stesso di Marchionne: il tiro al manager. Ma cosa vogliamo fare? Cacciare dall'Italia tutti i manager capaci e tenerci solo quelli proni a sindacati e politica, quelli pronti a far perdere le proprie aziende pur di rispondere sempre «obbedisco» non ai propri azionisti, ma agli Epifani di turno?
Ma dove vivono i sindacati e buona parte dei nostri politici? Pensano forse che le aziende siano una sorta di fatebenefratelli e debbano erogare sussidi operando in perdita? Un imprenditore che guadagna offre lavoro e trattamenti salariali idonei, uno che sia in perdita o chiude o si trasferisce e in entrambi i casi il risultato è che il paese perde posti di lavoro. Il mondo è cambiato: è globalizzato e tremendamente competitivo. Non c'è più spazio per l'inefficienza: chi non si adegua muore. O capiamo questo concetto anche a sinistra, oppure saremo destinati ad estinguerci come i dinosauri. La difesa dei più deboli non passa attraverso l'appiattimento della qualità e dell'efficienza, ma, anzi, attraverso la loro esaltazione, con strumenti idonei ad una perequazione economico-sociale successiva, al di fuori del luogo di lavoro. Un paese ricco ha le risorse per aiutare chi è in difficoltà, un paese in declino piange i più deboli, ma non ha forze per soccorrerli.
Attacco mediatico ancora più osceno quello avanzato contro Tremonti: non si è sentita una prova di eventuali favoritismi per suoi ex clienti. Il fatto più eclatante sarebbe stato quello di Mondadori, secondo la trasmissione: la società aveva ricevuto un avviso di accertamento per oltre 150 milioni di euro e grazie ad una norma di legge successiva ha chiuso le proprie pendenze pagando il 5% del contestato, cosicché, secondo Report, lo Stato ha perso il 95% del gettito. La norma tuttavia prevede che si possa chiudere con tale pagamento quelle pendenze per le quali il contribuente abbia vinto già il ricorso in primo e secondo grado e purché il giudizio in Cassazione penda almeno da 10 anni. Su tali aspetti, benché citati, la trasmissione ha ovviamente glissato. Mi pare, alla luce della legge, che lo Stato abbia guadagnato un 5%, avendo perso due gradi di giudizio su tre, più che aver perso il 95%... Per il resto solo allusioni.: per carità, astrattamente è possibile che Tremonti abbia favorito suoi clienti, come lo sarebbe per chiunque nella vita, al di fuori della politica, non si giri i pollici, ma o si hanno prove certe e le si produce, oppure si fanno illazioni fuori luogo e professionalmente discutibili.
Non avrei mai pensato di difendere Marchionne e Tremonti, che per altro non hanno bisogno del mio modesto supporto, ma, se vogliamo rappresentare una vera alternativa di Governo, a sinistra dobbiamo imparare a parlare di meno e a proporre più soluzioni pratiche ai molti problemi che l'economia moderna pone, sfuggendo a stereotipi di contrapposizione che il tempo ha ormai spazzato via dalla realtà.
Se loro sono gli Arcidiavoli, allora forse sono pronto e Felice di andare all'Inferno!
* iscritto e militante Pd
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