«I miei nonni? Combattenti ma non comunisti»

Due nonni partigiani e di comunisti neanche l’ombra, perché uno era monarchico e l’altro socialista. Anche Stefano Pillitteri, consigliere comunale azzurro, sarà in piazza con la delegazione di Forza Italia come dimostrazione vivente che il 25 aprile non è una festa solo rossa: «Sono la prova, con le vicende della mia famiglia, che la Resistenza fu un movimento di popolo, non riconducibile a una matrice comunista. Tutti i tentativi di appropriazione indebita e di parte del 25 aprile sono falsificazioni della storia». Uno dei nonni è Vittorio Craxi, padre di Bettino, avvocato a Milano, studio legale condiviso con Lelio Basso, socialista di matrice liberale: «Era un punto di riferimento della Resistenza socialista, tanto che divenne prefetto della Como liberata».

Il nonno Armando Pillitteri, padre dell’ex sindaco Paolo, era comandante di una stazione dei carabinieri in Valtellina e diventò capo partigiano di fede monarchica: «Fu il primo a entrare a Sondrio dopo la liberazione». Una delle tante storie in cui a cacciare i nazifascisti dall’Italia non furono i comunisti: «Oggi saremo in piazza per ricordarlo».

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