I milanesi fanno la fila per un giro sulla limousine delle star di Hollywood

Per i suoi 90 anni non poteva scendere sotto i 9 metri: ha selezionato 7 fra le sue più care e longeve amiche e ha dato ad ognuna appuntamento sotto casa, dove si è presentata con una Limousine rosa confetto. Il bastone appena nascosto ai piedi del divano in pelle rosa, un sorriso largo così. Destinazione Castello e Duomo per un aperitivo indimenticabile. È lei, aristocratica ed estrosa milanese, una delle ultime passeggere della Pink Limo, una Lincoln che un tempo era bianca e che ora, grazie ad un customing attento e dettagliato, sembra un enorme confettone a quattro ruote al servizio della fantasia di chi voglia regalarsi un’emozione in più. Unica in Italia, questa Limo, da qualche anno ha casa a Milano: noleggiarla costa 170 euro all’ora per un minimo di tre ore, drink (di base) e snack a bordo che poi si possono trasformare in sushi freschissimo o altre leccornie aggiungendo al pacchetto circa 135 euro per tutti gli 8 passeggeri. Eppure un tour in Limo non è un sogno proibito: indubbiamente nei suoi interni superlusso hanno posto le nobili terga Dustin Hoffman, Victoria Silverstedt, Simona Ventura e Dj Francesco, ma la Pink limo fa soprattutto la felicità di molti milanesi «qualunque» che, alla ricerca di quel quid in più di follia sono disposti a mettere da parte un gruzzolo per poi concedersi una serata sui generis. Parola di Massimo Bononi che della Pink Limo è un po’ il papà: è lui che con un investimento di 125 mila euro le ha donato una vie en rose che passa anche per quei 3mila swarovski che ornano in nuance le maniglie delle portiere. Voleva movimentare il mercato dei noleggi di lusso e ci è riuscito: «Ho pensato a qualcosa per le donne, ho anche una signora come autista e offro soprattutto un servizio di alta qualità». Una bella differenza rispetto a quei noleggi mordi e fuggi, dove magari c’è appena il tempo di ripulire la limo dal tour precedente. «Niente di tutto ciò, non più di un servizio al dì e all’autista controllo perfino che le scarpe siano lucide». Se poi serve Bononi alla guida della pink si mette in prima persona, come quella volta che scorrazzò per la città un gruppo di vocianti bambine che si strafogavano di gelato e pop corn: «Era il compleanno di una delle bimbe - ricorda Bononi - con la madre la trattativa durò settimane e ho preferito condurre io la Limo». Sono invece sgamati e maschietti i principali estimatori di Porsche, Ferrari, Aston Martin e Maserati a noleggio. In città tutto ha un prezzo. Anche il silenzio: quello richiesto di solito dai clienti più affezionati che noleggiano sempre lo stesso modello e fingono che l’auto sia di loro proprietà.

Vietato sgasare o inceppare in una frizione troppo lunga per non farsi scoprire: «Il cliente tipo è un industriale e sceglie Bellagio e il Lario o il Garda, per un week end», spiega Marco Ronchi di Rent a Dream Car. Le donne? «Sì, anche loro, ma non guidano: regalano il week end al marito». A patto di poter essere le passeggere.

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