Milano sta male, ma non lo fa vedere. Cresce in maniera preoccupante il consumo di psicofarmaci: più 12% nel 2008 rispetto allo scorso anno. Non solo del milione e 300mila persone con patologie psichiatriche assistite dal servizio Sanitario regionale solo l8%, cioè circa un migliaio ha beneficiato di prestazioni psichiatriche. Di queste il 17% è stato seguito dai servizi territoriali. «Questo dato - osservato lassessore alla Salute del Comune, Giampaolo Landi di Chiavennna, che ieri, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, è intervenuto al seminario sul tema - che si riferisce al gran numero di persone che, pur avendo avuto almeno una volta problemi di disagio psichico sembrano essere scomparse nel nulla, rappresenta in maniera significativa il problema dei bisogni sommersi che apparentemente non vengono raccolti e soddisfatti, ma che possono provocare situazioni di improvviso squilibrio emotivo».
Per far fronte a questo delicato quanto complesso problema tra una decina di giorni prenderà il via il progetto sperimentale dello psicologo di quartiere. Obiettivo: accogliere e smistare in modo competente la domanda. Gli psicologi, grazie allaccordo tra lassessorato alla Salute e lOrdine dei farmacisti, saranno di stanza in una farmacia del quartiere dove saranno a disposizione dei milanesi. Ascoltati i bisogni, da questioni di ordine sociale, igienico- sanitario e psichiatrico, i terapeuti vedranno se indirizzare la persona ai servizi territoriali o portare avanti il dialogo direttamente. La fase sperimentale del progetto, che sarà presentato con delibera in giunta venerdì prossimo, durerà cinque mesi e coinvolgerà le farmacie comunali del quartiere Molise Calvairate e San Siro (per informazioni tel. 020202). Un équipe di 4 psicologi coprirà quattro fasce di quattro ore ciascuna i giorni feriali, sabato compreso. Se la sperimentazione, come si pensa, dimostrerà che i milanesi effettivamente hanno bisogno di un supporto psicologico, il servizio verrà esteso a tutte le farmacie comunali della città. Il progetto, dal costo di 16.700 euro, è interamente finanziato dallOrdine dei farmacisti.
Sulla delicatissima questione del bisogno sommerso ieri è intervenuto anche larcivescovo di Milano: «Chi soffre di malattia mentale o chi ha un parente, un amico, vicino malato sa bene come questa realtà sia spesso segnata dallassenza di speranza, gioia, e a volte di affetto - ha ricordato il cardinale Tettamanzi-. In un tempo in cui sono estremizzati i criteri di efficienza, bellezza e guadagno è sempre più necessaria uninversione di rotta per sapere portare speranza in ogni ambito di cura e di vita».
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