«I militari spettano a noi» Guerra tra Milano e i sindaci dell’hinterland

Anche in provincia la gente ha paura. E anche i sindaci dell’hinterland si rivolgono a governo e prefetto per avere neri loro territori la presenza di pattuglie miste soldati-polizia». Per esempio Giacinto Mariani, primo cittadino di Seregno: «Spero sinceramente che il progetto “Strade sicure” preveda la presenza dei soldati anche nei nostri Comuni - il suo appello -. Abbiamo bisogno di più uomini per controllare la città e prevenire gli episodi di criminalità».
Venerdì, a poche ore dalla decisione presa dal Consiglio dei ministri di rafforzare il contingente di «Strade sicure» prorogando l’operazione, il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ha già «prenotato» i rinforzi per altre dieci zone «calde» da presidiare.
De Corato è molto chiaro: «Prefetto e ministro conoscono la situazione del capoluogo. I numeri di immigrati e clandestini parlano da sé. Non voglio fare guerre sugli uomini con gli altri Comuni. E non vogliamo fare la voce grossa. Ma il caso di Milano è peculiare, e si riverbera su tutto il Nord».

«Ora ci sono da coprire altre dieci zone - riflette De Corato - e certo non possiamo togliere uomini a quelle già presidiate». Gli risponde la Romanò: «Al vicesindaco - dice - senza alcuna polemica faccio presente che le periferie ci sono anche da noi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica