Francesca Scapinelli
Quel che colpisce fin dal primo istante, per chi osservi le fotografie esposte nella mostra Personae&scenarios - The new african photography, sono i colori. Colori accesi, che veicolano unimmediata impressione di vivacità e permettono di scoprire un lato inedito dellAfrica, da cui provengono gli otto artisti che partecipano alla collettiva. Pensando alla fotografia che ha per soggetto il continente nero, infatti, vengono in mente gli scatti che in genere si ripetono sui giornali, in gran parte espressione di desolazione, guerra, arretratezza, siccità, miseria, fame, malattia. Caratteristiche che, purtroppo, sono un tuttuno con la realtà africana. Ma lintento della mostra allestita alla galleria Brancolini Grimaldi è offrire una panoramica inconsueta di varie parti del continente, da nord a sud, immortalate da esponenti dellarte africana contemporanea: ecco allora lAfrica giovane, nuova, urbana, che risente dei modelli occidentali e che, allo stesso tempo, è ricca di tradizioni antiche. Ci sono i ragazzi in abiti dalle tinte sorprendenti, i murales e gli scorci metropolitani ritratti da Lolo Veleko di Capetown; cè, nelle opere di Maha Maamoun, il Nilo che al Cairo si popola di bagnanti di ogni età, simili ai vacanzieri che delle nostre spiagge. Sorprende, poi, la tecnica del collage utilizzata da Lara Baladi per ricreare paesaggi fantastici e quasi surreali tra le dune del deserto. Ancora, le grandi fotografie di David Goldblatt, tra cui una suggestiva distesa di alberi e cespugli cosparsa di piccole croci. E proprio le tombe e i cimiteri, dall'Asia allAustralia fino all'Argentina, sono elementi centrali nei lavori di Malala Andrialavidrazana. «Le mie foto non vogliono trasmettere messaggi particolari - spiega lartista, nativa del Madagascar -. Sono il modo per mostrare, da un punto di vista inedito, quegli spazi a volte enormi che sono i cimiteri, città nelle città».
«Lidea della mostra nasce da un viaggio - racconta Isabella Brancolini, gallerista -. Per tre settimane mi sono immersa nella cultura di sette Paesi africani, e ho scoperto che c'è una realtà giovane, urbana, poco nota». Fino al 31 marzo. Galleria Brancolini Grimaldi, via dei Tre Orologi 6/a.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.