«Il bilancio di previsione per il 2010 è, al momento, quello approvato con il triennale 2009-2011. Le risorse in esso presenti possono essere utilizzate dai municipi per dodicesimi mensili in modo da finanziare le spese prioritarie, come peraltro stanno già facendo gli uffici dellamministrazione comunale per garantire lerogazione dei servizi di propria competenza». Così lassessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Maurizio Leo, replica ai presidenti di municipio, che attribuiscono alla mancata approvazione del nuovo bilancio di previsione da parte dellamministrazione capitolina limpossibilità di reperire i fondi necessari al funzionamento di servizi sociali e di manutenzione.
«Il sindaco e lamministrazione comunale - prosegue Leo - stanno impegnandosi per riportare ordine nei bilanci del Comune, dopo anni di gestione delle precedenti amministrazioni, che hanno lasciato una montagna di debiti. In questa direzione va la recente norma approvata dal Parlamento, che completa la separazione tra la contabilità ante 28 aprile 2008, da ripianare con lo speciale piano di rientro, e il bilancio ordinario. La stessa legge ha rinviato lapprovazione del nuovo bilancio per il triennio 2010-2012. La data sarà individuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, dopo la nomina del nuovo commissario straordinario e lavvio della ricognizione dellattivo e del passivo del bilancio fino al 28 aprile 2008». «Ai presidenti dei municipi che tornano a ribaltare sul Comune le responsabilità delle loro gestioni contabili - conclude Leo - rinnovo linvito affinché si impegnino a evitare spese superflue e a concentrare le risorse disponibili sul finanziamento di quelle prioritarie».
Critico contro i presidenti dei municipi anche il presidente della commissione Bilancio, Federico Guidi. «Il disco rotto suonato ancora una volta da alcuni esponenti del centrosinistra sul bilancio capitolino - sostiene - più che una musica produce un lamento incomprensibile. Ribadiamo infatti che nessun servizio in città si è fermato né nei dipartimenti, né tanto meno nei municipi stessi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.