In trio il rock «suona» meglio. Prendete per esempio i Low, l'ascetica band americana di Duluth, Minnesota, punta di diamante della scena «slow core». Una sorta di rock al rallentatore - spuntato dal nulla a metà degli anni Novanta per reazione al furore grunge -, ma ad altissimo contenuto emozionale.
«La nostra musica è un sollievo al ritmo della società moderna - spiegavano qualche anno fa -. Non nasce da un senso di ribellione, ma dall'aver trovato una via alla soddisfazione dei propri bisogni interiori». Da quando però hanno firmato per la Sub Pop (letichetta che lanciò i Nirvana)- e, cioè, da due album a questa parte - Alan Sparhawk (chitarra e voce), la consorte Mimi Parker (batteria e voce) e Matt Livingstone (basso) sembrano aver adottato un registro più aggressivo, tirato e rumoroso. Come? Scuotendo le strutture, rendendo più ariose le ritmiche, distorcendo i volumi e arrochendo la voce.
Rainbow, via Besenzanica 3
ore 21.30, Ingresso 16 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.