Oltre 26mila confezioni di giocattoli chiamati "Seven color crystal boll" e "Water crystal" sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Milano, dopo una serie di ispezioni in due aziende di import-export delle provincie di Milano e Monza-Brianza gestite da cittadini cinesi. Si tratta di palline colorate importate dalla Repubblica popolare cinese, che possono causare soffocamento, poiché il loro aspetto è simile alle caramelle. Il provvedimento è nato dopo le lesioni subite da alcuni alunni di una scuola elementare campana. I militari hanno poi sequestrato centinaia di altri articoli contenenti sostanze vietate e pistole giocattolo prive delle necessarie avvertenze di pericolo, già oggetto di provvedimento di ritiro in campo nazionale da parte del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato accusa i cinesi di scherzare con la salute dei cittadini. «Già lo sapevamo - afferma commentando l'operazione dei Nas - viste le numerose operazioni realizzate dalla polizia municipale nella zona di via Paolo Sarpi. Ma l'intervento dei carabinieri ne dà ora un'ulteriore conferma: i cinesi scherzano con la salute dei cittadini milanesi e ancor peggio dei bambini. Ringrazio gli uomini dell'Arma per questa nuova importante operazione che va particolarmente apprezzata per aver stroncato sul nascere un commercio dalle conseguenze potenzialmente gravissime».
Nel mirino soprattutto prodotti "taroccati" e rischiosi. "Esperti nella contraffazione - spiega il vicesindaco - i cinesi mettono sul mercato qualsiasi tipo di merce senza nessun rispetto per le norme sulla sicurezza e la salute dei consumatori. Nel caso dei giocattoli, parliamo di vernici tossiche, materiali infiammabili oppure, come in questo caso, parti ingeribili che potrebbero provocare il soffocamento". Ma non basta "La stessa totale indifferenza alle leggi vigenti - aggiunge -, la dimostrano anche nella gestione degli esercizi alimentari. Poco più di una settimana fa, su mia segnalazione, sempre i Nas erano intervenuti nel quartiere Sarpi sequestrando 600 chili di alimenti mal conservati che giacevano nei magazzini di 15 attività etniche cinesi, pronti a essere serviti a ignari consumatori».
Per combattere la contraffazione cinese, l'annuncio, serve una costante sinergia tra polizia municipale, carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza. Inquietanti le cifre. Da novembre a giugno di quest'anno, grazie all'impiego di oltre 2.
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