(...) agli autotrasportatori, imprenditori edili, parrucchieri, estetisti, titolari di bar, ristoranti e stabilimenti balneari in «nero». E poi decine di altre storie di quotidiana evasione come quella della truffa dell'esterovestizione, costata ben 6 milioni di euro a una società genovese di brokeraggio che utilizzava irregolarmente altre «limited» straniere, del pescivendolo di Rapallo che al mattino vendeva orate e branzini e al pomeriggio faceva l'odontotecnico senza avere i titoli e non pagava le tasse, la dipendente di un'azienda genovese che aveva detto di avere la gamba rotta, percepiva lo stipendio a scrocco, ma fuori dall'orario diurno di controllo faceva la cubista in un locale notturno, i gestori di impianti di carburante che erogavano un paio di litri in meno sul pieno. Inoltre, quei «finti poveri» che ottenevano illegalmente i contributi dai Comuni per gli affitti, le mense scolastiche, le borse di studio o le agevolazioni sulle tasse universitarie: ne hanno smascherati ben 135 (54 a Genova, 3 a Imperia, 29 a La Spezia e 49 a Savona). Riguardo il sommerso dazienda, gli evasori totali nel 2011 sono stati 276, e quelli parziali 62.
Il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di Divisione Flavio Zanini, insieme al collega provinciale, generale di Brigata Antonino Maggiore, ieri ha presentato i risultati conseguiti nel 2011. Le Fiamme Gialle hanno eseguito 3544 interventi ispettivi (1177 verifiche e 2367 controlli) che hanno consentito di proporre recuperi per oltre 404 milioni di euro sottratti a tassazione, constatare una sottrazione dell'Iva di oltre 62 milioni e denunciare all'Autorità Giudiziaria 277 soggetti per reati fiscali. «Per quanto riguarda l'emissione degli scontrini - ha spiegato il generale Zanini - le recenti operazioni a Portofino e Sanremo, che non sono stati blitz, rientravano nelle normali operazioni di controllo del territorio. Abbiamo soltanto deciso una differente tempistica. In Liguria, rispetto ad altre regioni, c'è una migliore tendenza al rispetto delle regole, anche se in media uno su cinque ancora non rilascia lo scontrino. I controlli su strada sono stati oltre 10mila. Nei prossimi giorni partiranno altre verifiche a tappeto e saranno potenziati i servizi in orario serale e notturno, pure nei giorni di sabato e domenica». Se nei giorni scorsi a Napoli, come in altre città del meridione, è risultato che quattro esercenti su cinque non fanno lo scontrino (82%), per quanto riguarda Genova e la nostra regione i dati risultano esattamente opposti. Nel 2011 i controlli sono stati 20839 e i «furbetti» scovati dai finanzieri sono stati 3788: 1523 su 6566 a Genova (23%), 435 su 4576 a Imperia (10%), 511 su 4529 a La Spezia (12%), 1319 su 5168 a Savona (25%). «I controlli dei primi mesi del 2012 - aggiunge il generale Zanini - confermano che a Genova e in Liguria lo scontrino viene emesso nell'ottanta per cento dei casi, anche se il trend sta migliorando. C'è più sensibilità da parte dei cittadini e dei media, ma ci sono anche le lodevoli azioni del governo. Da parte degli esercenti, quindi, c'è maggiore attenzione e forse più paura, rispetto a prima, di finire nel mirino. Chi viene scoperto a non emettere lo scontrino per quattro volte, anche in differenti situazioni, oltre alle sanzioni rischia infatti la chiusura da tre ai quindici giorni.
I negozianti liguri fanno 4 scontrini su 5
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