I No Tav incendiano le centraline Fs Treni a rilento e un milione di danni

C’è una mano anarco-insurrezionalista, di chiara matrice No Tav, dietro l’attentato incendiario che domenica notte ha distrutto una delle quattro cabine che, lungo la massicciata ferroviaria tra via Gatto e il cavalcavia Buccari, custodiscono la segnaletica elettronica tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate. Il sabotaggio, messo in atto intorno alle 2.30 con 4 bottiglie piene di benzina (di cui solo una, fortunatamente, andata a segno ed esplosa) ha messo quindi ko la segnaletica lungo le linee ferroviarie Milano-Genova e Milano Bologna costringendo i conducenti a viaggiare a vista e creando rallentamenti e ritardi. Tuttavia, grazie all’intervento di tecnici e vigili del fuoco, la circolazione lungo i binari non è mai stata interrotta ferroviaria non è mai stata interrotta e, alle 8.30.era completamente ripristinata. Nelle vicinanze della centralina distrutta diverse scritte «No Tav».
Ingenti i danni.

Che, secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, si aggirano intorno a un milione di euro. Formigoni: «Da parte degli anarco-insurrezionalisti c’è la volontà di aggravare le tensioni politiche. E propensione a un’ulteriore violenza».

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