Cronaca locale

«I nostri asili accolgono più di 7mila stranieri»

I più numerosi sono filippini, egiziani, cinesi ed ecuadoregni

«Milano accoglie oltre 7mila bambini stranieri negli asili e ha regolarizzato 175mila immigrati comunitari ed extracomunitari. Ma non può concedere benefici a centomila clandestini violando la legge». Il vicesindaco e deputato di An Riccardo De Corato non ci sta a far passare Milano per una città razzista. E replica con i numeri all’ultimatum del ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni che minaccia di ritirare i finanziamenti se non saranno accettate le iscrizioni dei figli degli irregolari. «Ricordo a Fioroni - attacca la coordinatrice lombarda di Fi Mariastella Gelmini - che il diritto allo studio vale esclusivamente per le scuole elementari e medie e non per le materne. Che ovunque e da sempre sono riservate esclusivamente ai residenti. Chi è di Mantova non può iscrivere il figlio a Milano. E il clandestino per definizione non è un residente».
«Milano è città accogliente - aggiunge De Corato -, come dimostrano i 4.809 bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia, i 2.435 nei nidi e i 175mila regolarmente iscritti all’anagrafe. Ma concede servizi a chi rispetta le regole. Sarebbe ingiusto, nonché una violazione della legge sull’immigrazione Bossi-Fini, estendere i medesimi diritti ai centomila clandestini presenti sul territorio. Che andrebbero, invece, espulsi». I conti a Palazzo Marino sono presto fatti: dei 22mila bambini iscritti alle scuole materne, uno su quattro è straniero, comunitario o extracomunitario. Addirittura uno su tre nei 161 asili nido che ospitano 2.435 «non italiani» su 8.216. «Solo nelle scuole dell’infanzia - precisa il vicesindaco - beneficiano del servizio 1.012 bambini filippini, 762 egiziani, 473 ecuadoregni, 444 peruviani, 386 cinesi. Sulla capacità di Milano di integrare cittadini stranieri regolari, dunque, parlano i numeri». Altra cosa è la questione dei clandestini, stimati a Milano in un numero enorme, centomila presenze secondo l’Ismu. «Estendere i benefici a chi non ha alcun diritto di soggiorno - spiega De Corato - porterebbe a situazioni paradossali, oltre che contro la legge. Solo in mattinata i vigili hanno denunciato due algerini clandestini senza documenti. Se si fossero presentati in Comune per iscrivere dei figli a scuola, secondo Fioroni potevano farla franca. E i funzionari, che sono anche pubblici ufficiali, avrebbero dovuto chiudere un occhio. È possibile avere due linee così palesemente contraddittorie?». Un flop, ieri, la manifestazione degli studenti contro la circolare del Comune.

Appena una cinquantina a manifestare.

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