Circa 11 miliardi di tagli alle spese dei ministeri in tre anni e 7,5 miliardi per la sanità nel biennio 2013-14. Sono due dei capitoli più importanti dell’intervento previsto dal decreto della manovra. Dalla riduzione dell’indicizzazione delle pensioni, invece, arriveranno circa 3,8 miliardi in tre anni. In particolare i tagli ai ministeri sono pari a 1,5 miliardi nel 2012, 4 miliardi nel 2013 e 5,5 miliardi nel 2014 considerando anche la riduzione dell’utilizzo dei residui da due a tre anni.
Sulla sanità l’intervento vale circa 2,5 miliardi nel 2013 e 5 miliardi nel 2014. La riduzione dell’indicizzazione delle pensioni, invece, rastrellerà 780 milioni nel 2012 e 1,5 miliardi in ciascuno degli anni del biennio successivo.I numeri della manovra: 43,4 miliardi in 4 anni
Il valore della manovra La manovra economica vale 43,398 miliardi in 4 anni. A tanto ammonta la correzione del deficit, secondo quanto risulta da una tabella allegata al testo con tutti numeri della manovra
Roma - L’intervento reale della manovra prevista dal
decreto messo a punto dal governo sfiora, se si considerano le maggiori tasse e i tagli di spesa, i 50 miliardi.
Nei primi due anni maggiori entrate per 6,1 miliardi (1,8 quest’anno e 4,3 nel 2012) serviranno a coprire maggiori spese di analogo importo,
senza alcun impatto sul deficit. Nei due anni successivi, invece, la manovra corregge il deficit sia sul lato delle entrate sia su quello delle spese
prevedendo ulteriori interventi per 49,4 miliardi: 17,9 miliardi nel 2013, e 25,4 miliardi nel 2014. Il totale è appunto 49,3 miliardi È quanto
emerge dalle tabelle allegate al decreto della manovra. Se si considera, invece, il solo effetto sul deficit la "correzione" è praticamente vicino
alle zero nei primi due anni e di circa 43,4 miliardi nel quadriennio 2011-2014.
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