I numeri parlano chiaro: oggi in Sardegna il 61,2 per cento delle famiglie possiede un pc - rispetto alla media italiana del 58,8%, - e il 49,8 per cento dei nuclei familiari ha un abbonamento a banda larga - mentre il dato nazionale è del 45,8%. Per abbattere il «digital divide», la Sardegna ha dichiarato guerra anche all'analfabetismo informatico: con il progetto «@ll In» la Regione dà infatti la possibilità ai soggetti svantaggiati di sviluppare le capacità per avvicinarsi ai nuovi media, oltre a potenziare il numero dei Centri pubblici di accesso a internet su tutto il territorio regionale. Il progetto ha un doppio scopo: colmare il divario in materia di disponibilità, accessibilità e competenze digitali, e qualificare per il reinserimento nel mondo lavorativo i disoccupati, grazie a corsi di formazione anche in modalità e-learning, o attraverso postazioni informatiche assistite. L'obiettivo è coprire l'intero territorio regionale con almeno un centro in ogni comune dell'isola. In una regione dalla incontestabile vocazione turistica l'amministrazione ha avuto anche un occhio di riguardo per il free wireless, l'accesso gratuito alla rete, che viene garantito nei porti, negli aeroporti e nelle località più frequentate dai viaggiatori. Non è un dettaglio, per niente.
Avete provato ad andare in altre zone con altrettanta vocazione turistica? Ecco, allora conoscete la risposta alla domanda che stiamo per fare: in tutte c'è internet senza fili gratis? No. E' un segno distintivo ed è anche un'idea precisa di futuro: quello in cui l'amministrazione pubblica non lucra sulla connessione, ma spera di fare profitti con il business che quella connessione crea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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