I pachistani sparano ai soldati Usa

Le forze americane in Afghanistan hanno aumentato il numero di incursioni oltre confine, in Pakistan, nelle zone tribali del Waziristan meridionale, tana dei talebani e dei vertici di Al Qaida. «Non permetteremo altre violazioni della nostra sovranità territoriale», avevano detto i generali dell’esercito pachistano pochi giorni fa. E secondo la Bbc, nella notte di domenica i soldati di Islamabad hanno messo in pratica le loro minacce, respingendo a colpi di arma da fuoco le truppe americane penetrate in territorio pachistano. Il Pentagono ha smentito ieri l’accaduto.
Nelle settimane passate, ci sono state varie incursioni americane oltre la frontiera per stanare i talebani. Lo hanno reso noto fonti militari e d’intelligence di Washington. Negli anni passati, forze speciali americane hanno portato a termine operazioni al di là del confine. Le azioni erano però molto rare e necessitavano l’approvazione del governo di Islamabad. A luglio, sarebbe stata invece data autorità sulla decisione di incursioni di terra in Pakistan al solo CentCom, il Comando centrale militare, che controlla le operazioni in Irak e Afghanistan.
Secondo il quotidiano New York Sun, l’aumento di questo tipo di azioni oltre confine è legato all’arrivo alla testa del CentCom di David H. Petraeus, fino a oggi capo delle forze americane in Irak. Robert Gates, segretario alla Difesa, partecipa in queste ore alla cerimonia del passaggio di consegne tra il generale che ha implementato una strategia vincente a Baghdad e il suo numero due, Ray Odierno, responsabile sul campo delle truppe della Coalizione. Petraeus, anticipando il suo arrivo al Comando centrale, a giugno ha incontrato leader politici e militari pachistani per lavorare a una strategia volta a cambiare il corso della guerra in Afghanistan, in un momento critico. Islamabad vive infatti una situazione di grande instabilità politica e sul campo l’aggressività dei talebani è aumentata.

Pervez Musharraf, contestato alleato degli americani nella lotta al terrorismo, ha dato poche settimane fa le dimissioni da presidente aprendo la strada alla leadership del vedovo di Benazir Bhutto, Zardari. In passato, la possibilità di destabilizzare politicamente il fragile Musharraf con azioni militari era stato per gli americani un deterrente a incursioni di terra oltre la frontiera.

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