Antonella Aldrighetti
Che la finanza cosiddetta «creativa» vada stretta alla sinistra è un assunto davanti al quale cè poco da ribattere. Cè parecchio da dire, invece, sul fatto che quella stessa sinistra giochi, e male, la carta «liberista» quando non sa a quale santo votarsi. Non a caso lesempio della giunta regionale ulivista che, per gestire i crediti dei fornitori di beni e servizi sanitari per lanno in corso, tiri fuori dal «cilindro delle novità» proprio un provvedimento «blocca-crediti» che posticipa di sei mesi i pagamenti, la dice lunga sulla discontinuità annunciata a chiacchiere.
Nei fatti però la musica cambia. E di male in peggio perché, nellultimo anno e mezzo, la giunta Storace pagava i creditori a 90 giorni. Ora si torna indietro, come i gamberi. Infatti la misura sul «posticipo» è «lennesimo tentativo per tenere buoni i fornitori e bloccare quegli interessi che, rispetto alle normative europee produrrebbero un incremento sul fatturato posticipato del 7 più 3 per cento sullammontare creditizio, da conteggiare dal novantunesimo giorno in poi». A sostenerlo è Francesco Silori, membro del comitato esecutivo dellAiop (Associazione ospedalità private) secondo cui «si tenta ormai con ogni mezzo di difendere il fianco da innumerevoli ricorsi al Tar dinanzi ai pagherò che poi però, la Regione perde sistematicamente. Anche se - specifica - questi metodi calati dallalto perdono defficacia quando li attuano enti pubblici. Un contratto del genere ha senso se si stipula tra privati dove cè, da ambo le parti, convenienza commerciale: in questo caso è un mero errore, come vincolarci a pagare, a transazione avvenuta, una tassa del 5 per cento sullammontare». Critiche che però non rallentano la macchina amministrativa regionale, che ha già messo in moto la finanziaria di Sviluppo Lazio per fare fronte agli «approvvigionamenti» sanitari da giugno in poi. Sarà tamponata in questo modo la difficoltà di cassa delle Asl? «Assolutamente no, tantè che le aziende sanitarie stanno ricevendo una valanga di decreti ingiuntivi e sequestri di liquidità proprio a causa del fatto che non pagano i fornitori - chiosa il capogruppo Udc alla Pisana Luciano Ciocchetti -. Alla Roma H sono stati sequestrati addirittura gli indennizzi diretti ai pazienti infettati dai vaccini: la finanza creativa appostata dallassessore al Bilanci, Luigi Nieri e da quello alla Sanità Augusto Battaglia è la finanza della disperazione».
Dello stesso avviso il vicepresidente della commissione Sanità, Stefano De Lillo (FI) che aggiunge: «La gestione della giunta Marrazzo non finisce di stupire: lo spostamento di sei mesi del pagamento dei debiti per materiali e servizi sanitari sarà presto una brutta sorpresa per i fornitori, che vedono tornare lo spettro degli interminabili tempi per il saldo vissuti prima della giunta Storace, ma anche per i pazienti che vedono svanire, grazie alla gestione tutta di sinistra, servizi essenziali sui quali col centro-destra avevano potuto contare».
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