(...) assessore allArredo Urbano di Palazzo Marino prevede che, dora in poi, la pubblicità possa occupare solo il 50% della superficie del ponteggio, laltra metà del telopittorico, invece, dovrà avere una foto a colori che riproduca la facciata del palazzo, oppure, a scelta, la riproduzione del prospetto architettonico in bianco e nero, anche in una forma più creativa e stilizzata. In via Pontaccio, Fatebenefratelli, Senato, San Damiano, Visconti di Modrone, Francesco Sforza, Santa Sofia, Molino delle Armi, De Amicis, Carducci, piazza Castello, corso Venezia, corso di Porta Romana e corso di Porta Ticinese dunque le società che chiederanno il permesso per affiggere la pubblicità sui ponteggi dovranno presentare un bozzetto con lo sfondo che si sceglierà di adottare. Il tutto, a spese della società.
«Qualcosa sta cambiando - commenta soddisfatto Maurizio Cadeo - tutti gli elementi presenti in città, infatti, possono contribuire a rendere Milano più bella e quindi anche la pubblicità. Per la prima volta il Comune trova accordo con i pubblicitari, in linea con quanto richiesto dalla Sovrintendenza, per rendere migliori anche i grigi cantieri che ricoprono i palazzi depoca del centro storico, evidenziando attraverso la pubblicità la bellezza di ciò che sta sotto il telo.
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