Londra. I pantaloni a vita bassa? Un diritto individuale inviolabile. Un giudice britannico ha stabilito che il cattivo (anzi, diciamocela tutta: pessimo) gusto degli adolescenti che vanno a spasso con i pantaloni abbassati per mostrare le mutande (quando va bene) non configura alcun reato.
La cafonissima moda lanciata ormai diversi anni fa nei quartieri neri americani ha ormai da tempo preso piede anche in Europa, Italia inclusa. I presidi di alcune scuole hanno emesso appositi divieti per impedirne il seguito in aule e corridoi, ma negli Stati Uniti e in Gran Bretagna la politica era andata oltre, con proposte di legge per vietare di indossare in pubblico pantaloni troppo sfacciatamente calati.
Il caso più estremo di legge locale in vigore sul tema è quello di Delcambre, una cittadina della Louisiana: qui, nel conservatorissimo profondo Sud degli Stati Uniti, chi venisse sorpreso in pubblico a indossare pantaloni a vita bassa pagherebbe una multa di 500 dollari e rischierebbe addirittura sei mesi di carcere.
Ma il pronunciamento di un giudice di Bedford, in Inghilterra, pone ora un freno alla tendenza proibizionista.
La storia è questa. Ellis Drummond, diciottenne con precedenti penali per microcriminalità, era stato condannato per comportamento antisociale. Un reato introdotto una decina di anni fa per reprimere atti come lubriachezza molesta e i vandalismi. Il procuratore, forte del fatto che opporsi può costare fino a cinque anni di carcere, aveva chiesto tra laltro per Drummond la proibizione dellesposizione in pubblico di biancheria intima (appunto i pantaloni a vita bassa) e quella di indossare gli ormai famigerati felponi con il cappuccio, considerati segnale di atteggiamento «minaccioso».
Ma a Mr. Nicholas Leigh-Smith, giudice distrettuale nella città inglese di Bedford, lidea non è piaciuta neanche un po: ci ha visto un potenziale attentato alle leggi britanniche che tutelano le libertà individuali. Tra le quali, deve aver pensato, cè anche quella di andare in giro vestiti come ci pare. Così ha stabilito che nessuno può impedire al turbolento giovanotto di circolare col suo look da teppista alla moda perché «alcune misure dellordinanza sul comportamento antisociale violano i diritti umani fondamentali».
Il nostro Drummond, però, non se lè passata completamente liscia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.