I paradossi della vita quotidiana nelle tele di Enrico Robusti

Pennello e penna. Ecco il binomio vincente delle tele di Enrico Robusti che si divide sapientemente tra i colori e i titoli dei suoi quadri che sembrano mini poesie. Resta aperta fino al 22 marzo la nuova personale del ritrattista parmense allestita alla galleria Chiari (largo di Torre Argentina). «Telecittà», questo il nome dell’esposizione, mette insieme 15 dipinti con difetto di prospettiva che presentano in primo piano i paradossi della vita quotidiana. Lungo il percorso espositivo si alternano tele di varie dimensioni e su tutte domina un grande flipper di quasi due metri quadrati. «Con Robusti - spiega la gallerista Cinzia Chiari - si è creata una sinergia assoluta, la sua visione del mondo ha sconvolto il collezionismo italiano e ha colpito il mondo anglosassone. La sua mostra a Londra è stata un grande successo, e ora ci prepariamo per il grande passo negli Stati Uniti».

Parti integranti delle opere sono i titoli che descrivono perfettamente i quadri: uno per tutti Io sono un uomo fortunato perché ho una moglie televisiva, due figli fotografici e un mirror-ball.
La mostra allestita in via Santa Maria del Pianto è a ingresso libero e resta aperta dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. La domenica invece dalle 15 alle 20. Info: 06-68139454.

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