Marisa de Moliner
da Milano
Per il trapianto di fegato si può imboccare una strada a senso unico. Si può scegliere un centro solo. La situazione cambia per altri organi. Chi ha bisogno di reni, polmoni e cuore può rivolgersi a più centri. Una differenza nella modalità d'accesso che non è dovuta a maggiori e minori difficoltà di reperimento degli organi e nemmeno a peculiarità cliniche. Si tratta esclusivamente di un problema legislativo. «Si è soltanto provveduto a normare prima il settore dei trapianti di fegato» spiega il professor Alessandro Pellegrini, un pioniere del trapianto di cuore passato dalla sala operatoria del Centro De Gasperis del Niguarda di Milano alla Regione Lombardia dov'è consulente per il sostegno dei trapianti. La possibilità di mettersi in lista d'attesa per il fegato in una sola struttura si deve al regolamento del Centro nazionale trapianti che prevede, invece, l'eventualità d'iscriversi a più di uno per ottenere un rene la cui assegnazione è però legata a un algoritmo che individua il ricevente. Più libero, invece, è l'accesso ai centri dove si effettuano i trapianti di cuore e pancreas. Ma anche per questi due organi si sta andando verso il regolamento che norma le liste d'attesa del fegato».
Come ci si mette in coda per sperare in un trapianto? Si devono far pervenire al centro interregionale trapianti prescelto la cartella d'iscrizione compilata dal centro trapianti, il prelievo di sangue e le prove di compatibilità. Per rimanere iscritto in lista il paziente deve sottoporsi alle programmate visite di controllo al centro trapianti che provvederà a inviare al centro interregionale il siero del paziente due volte l'anno. Se la legge obbliga ad afferire per candidarsi a un trapianto di fegato a una sola struttura, c'è però la possibilità di passare a un'altra. Come si legge nel regolamento del Nord Italia Transplant, il centro che gestisce i trapianti in tutto il settentrione «nel momento in cui un paziente volesse scegliere un centro diverso dovrà inviare una lettera firmata al Centro Interregionale di Riferimento e ad entrambi i centri trapianto interessati indicando espressamente qual è il centro scelto e quello a cui intende rinunciare». Una lista che a oggi riguarda 9.784 persone in tutt'Italia. Più numeroso è il gruppo che annovera chi è in attesa di un rene: ben 6.749 nostri connazionali.
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