I pediatri: «Va bene tornare al lavoro ma non deve rinunciare all’allattamento»

Sì alle super-mamme che tornano a lavoro subito dopo il parto, come ha fatto la ministra francese Rachida Dati, rientrata al suo posto dopo 5 giorni dal lieto evento. Purché, però, non si rinunci all’allattamento al seno e a stare vicino al bebè. È il parere del presidente della Società neonatologi italiani (Sin) Claudio Fabris, convinto che «tutte le mamme debbano essere in condizioni di poter stare con il proprio bambino nei primi mesi della nascita, soprattutto per non privare il bambino di un alimento fondamentale per lo sviluppo».

E non vedono controindicazioni al lavoro «immediato» nemmeno i ginecologi che sottolineano, però, che si tratta di «un lusso per le poche donne che hanno le tutele necessarie sia dal punto di vista sociale che medico», dice Giorgio Vittori, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia. Oltre alla necessità di avere a disposizione persone che si occupano delle cure pratiche del bebè, infatti, ci sono anche problemi «tecnici» nel post-parto.

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