I Pensionati mandano in pensione il segretario che vota Supermarta

Il movimento che in regione «vale» oltre l’1% aderisce alla Federazione della libertà

I Pensionati mandano in pensione  il segretario che vota Supermarta

(...) insiste nel prendere decisamente le distanze da qualsiasi fuga in avanti che cambi la collocazione attuale del partito: «A Genova si giocherà una battaglia importantissima - aggiunge -. Il momento è molto delicato, non si possono tollerare prese di posizione che violano le norme statutarie e generano confusione nei nostri elettori. Non dimentichiamo che il Partito pensionati ha raccolto, in Liguria, un’adesione ben superiore all’1 per cento, sfiorando il 2 per cento in alcune località. Si tratta di una forza politica fondamentale di cui gli schieramenti in campo hanno capito di non poter fare a meno».
Lo aveva capito il centrosinistra, alle elezioni politiche della scorsa primavera, quando i Pensionati, con l’avallo del consiglio nazionale del movimento, si erano schierati a favore di Romano Prodi «da cui - si giustifica Fatuzzo - avevamo ricevuto ripetutamente promesse di condivisione delle nostre istanze. Per dirla tutta: ci hanno promesso mari e monti, poi...».
Passata la festa, pare che le orecchie dei rappresentanti di governo e maggioranza si siano fatte molto più sorde. È ancora il segretario nazionale a precisare: «Fra l’altro, avevamo avuto assicurazione sulla nostra richiesta di concedere il pensionamento anticipato, di cinque anni, per chi deve assistere familiari non autosufficienti. Ci hanno illuso e blandito, ma non se n’è fatto nulla. Eppure, i nostri voti erano stati determinanti, ci sono le cifre a dimostrarlo, agli effetti della vittoria del centrosinistra». Da qui a tornare, in qualche modo, all’«ovile», il passo è breve: Fatuzzo e soci si sono presentati a fianco di Silvio Berlusconi nella maxi-manifestazione romana del centrodestra, a dicembre, e sono stati accolti a pieno titolo e dignità nella coalizione di centrodestra. Un’adesione, del resto, che, eccetto il caso limite del 2006, non era mai mancata.
Per questo, diventa ancora più stridente il contrasto con le presunte ragioni di Bertone: «Non ne sapevo niente - ribadisce il leader nazionale ed europarlamentare, Fatuzzo -. Il segretario ligure mi ha nascosto la sua adesione alle tesi di Marta Vincenzi. Un comportamento inaccettabile. Dopo tutti gli sgambetti del centrosinistra alle nostre richieste, è assurdo appoggiare ancora l’esponente di uno schieramento tanto inaffidabile». Ma Fatuzzo lascia ancora un margine di «ravvedimento» al suo rappresentante locale: «Certo, mi auguro che rifletta e torni indietro. L’ho sentito e ci risentiremo, se sarà il caso. Ma deve capire che la sua è una posizione assolutamente improponibile».


Il futuro del partito è saldamente ancorato al centrodestra: «Sto trattando direttamente con Silvio Berlusconi - rivela Fatuzzo -, e anche se non ho sottoscritto contratti in bianco, posso già annunciare che il 16 marzo, in occasione della riunione del consiglio nazionale del Partito Pensionati, porterò all’attenzione del delegati la proposta di adesione formale alla Federazione della libertà. Per noi, il posto giusto è quello. Non con chi si è servito dei pensionati e li ha traditi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica