Ma i più ricchi non vincono dal ’92

Nel football, quello americano s’intende, vincere non è tutto. O quantomeno l’anello che rappresenta il successo nel Superbowl non è garanzia di incassi milionari e floride situazioni economiche. La prova che l’assioma trionfo-soldi non è alla base della logica Nfl risiede a Washington. I Redskins hanno vinto l’ultimo titolo nel 1992, ma, secondo le cifre diffuse da Forbes, sono la franchigia di maggior valore, economicamente parlando, delle 32 protagoniste della Lega. Nonostante le opache stagioni vissute, i «pellerossa» valgono un miliardo e 423 milioni di dollari e si portano a casa regolarmente un utile d’esercizio di quasi 110 milioni. E le altre? Che i tifosi festeggino spesso o anneghino nelle lacrime da tempo immemorabile, in fatto di biglietti verdi non cambia più di tanto.

I sorrisi dai denti dorati sono un marchio di fabbrica della Nfl, in tutte le sue piazze, siano metropoli o puntini quasi invisibili sulla cartina della Terra dei Sogni. Ogni franchigia, infatti, vale in media 898 milioni di dollari (il 212% in più rispetto a 8 anni fa) e può esibire un utile di 30,8 milioni.

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