Cronaca locale

I piloti dei piccoli aerei: «Sbagliano gli stranieri Migliorate i segnali»

Sono finiti sotto accusa e si stanno difendendo a spallate. L’associazione italiana dei piloti privati, quindi dell’aviazione generale, ha fiutato aria pesante nei suoi confronti e il loro presidente ha preso carta e penna per scrivere una lettera all’assessore comunale ai Trasporti, Giorgio Goggi: «Gli incidenti lamentati a Linate sono stati tutti causati da piloti professionisti prevalentemente stranieri - scrive Massimo Levi -. Ma sarebbe opportuno chiedersi se sia davvero tutta colpa di questi piloti, o se non ci sia almeno un concorso di colpa del sistema aeroportuale di Linate, comprendente la segnaletica, la viabilità a terra, i controlli di volo».
Aopa ha voluto rispondere a Goggi che aveva dichiarato che a Linate l’aviazione generale crea disturbi e quindi lui darebbe il permesso di atterrare solo agli executive perché questi aerei hanno ai comandi tutti piloti coi controfiocchi. Levi prosegue: «Linate ha delle tariffe alte ed è macchinoso nelle procedure. Chi di noi decide di atterrarci lo fa solo per fare dogana, oppure manutenzione, o per cattivo tempo. I nostri piloti non sono inferiori ad alcuni loro spocchiosi colleghi delle linee aeree». Un piccolo siluro che tiene alta la pressione attorno allo scalo. In un colpo solo Aopa mette in croce i piloti stranieri, quelli di linea e l’intero sistema di Linate, tariffe doganali comprese.
Aopa propone poi un’abilitazione specifica per i piloti che operano a Linate. E al riguardo erano anche scattate a metà giugno di quest’anno delle iniziative da parte di Enac ma, come conferma l’ente nazionale aviazione civile, non se ne è fatto più nulla. Il motivo? Alcuni piloti privati operano su Linate una sola volta nella vita, difficile costringerli a procedure dedicate. Ma Aopa centra in pieno un secondo problema, quello dei piloti stranieri, spesso causa di inconvenienti che solo per pura casualità o per tempestivo intervento della torre di controllo, non sono sfociati in incidenti. Erano loro a bordo dei privati che hanno invaso la taxy way atterrandoci sopra, si sono materializzati davanti a colleghi o voli di linea in fase di atterraggio, hanno scambiato la pista principale per quella turistica, volevano atterrare a Linate anche nel giorno della simulazione di attacco terroristico con lo scalo chiuso.

Il vero problema è che contro di loro, Enac non può intervenire o comminare sanzioni, solo inviare delle segnalazioni al loro ente.

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