I pirati ancora in fuga col veliero

da Mogadiscio

I pirati che venerdì hanno abbordato e sequestrato nel golfo di Aden il veliero di lusso francese «Ponant» con 30 persone di equipaggio a bordo, stanno facendo rotta verso la zona costiera di Eil nel Puntland (nord est della Somalia) affacciata sull’Oceano indiano. Lo ha annunciato un responsabile di questa regione autonoma. Eil è un villaggio situato a circa 800 km a nord della capitale somala Mogadiscio.
Il responsabile locale ha aggiunto di non avere per il momento alcun «messaggio dei pirati» e di non sapere quali richieste essi vogliano avanzare. «Non penso che la nostra amministrazione possa fare qualcosa per localizzare il vascello, a causa delle difficoltà di accesso alla zona - ha detto Mohamoud Qabowsade -. Non penso altresì che ci si potrà sbarazzare di questi pirati senza l’aiuto della comunità internazionale».
Non risulta frattanto che ci sia stato alcun contatto delle autorità francesi con i pirati che si sono impadroniti del «Ponant». Il ministro della Difesa francese, Hervé Morin, ha detto che non ci sono stati contatti «né con i pirati né con l’equipaggio» della nave e apparentemente non c’è stata alcuna richiesta di riscatto.
Il primo ministro francese François Fillon ha detto che la Marina militare del suo Paese è impegnata nelle ricerche: «Continuiamo a seguirli». L’obiettivo però è di risolvere la questione per vie pacifiche, avendo come priorità la salvezza delle vite degli ostaggi, 22 dei quali sono francesi, il resto di nazionalità ucraina e sudcoreana.

Una piccola nave da guerra - la «Commandant Bouan» - è sulle tracce dell’imbarcazione sequestrata. La Somalia ha dato il permesso alla Marina francese di entrare nelle sue acque territoriali, mentre altre fregate sono state inviate sul posto.

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