I portacenere? In tasca

Tempi duri per i fumatori. Alla sigaretta consumata al freddo, mentre gli amici alzano i calici dentro a pub o ristoranti, hanno fatto l’abitudine. Ora, però, c’è chi vorrebbe che si portassero gli «attrezzi» da casa. «Invito il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, a emettere un’ordinanza che obblighi i fumatori a dotarsi di piccoli posaceneri portatili da tenere sempre in tasca, così da non gettare più in terra le cicche».
A chiederlo è Piero Carini, un genovese impegnato da anni in battaglie contro il degrado e l’incuria. «Ognuno ha il dovere di salvaguardare l’ambiente e il diritto-dovere di chiedere cortesemente ai trasgressori una pronta azione correttiva» precisa Carini, riassumendo il cuore del suo progetto «Strade sempre pulite». Un principio che vorrebbe riconosciuto per legge. Per questo ha scritto alle istituzioni di tutto il mondo, Papa compreso. E sta lavorando per organizzare un incontro tra autorità religiose cattoliche, musulmane ed ebraiche della Liguria.
L’idea dell’«obbligo di portacenere al seguito» per i fumatori gli è venuta pochi giorni fa, «quando ho letto che Amiu distribuirà ai bar grandi portaceneri da mettere all’esterno».

«Il sindaco emetta l’ordinanza e pubblicizzi il principio-norma che ho citato prima». E cioè che il miglior deterrente per un cittadino che getta la carta (o il mozzicone) a terra è vedere un altro cittadino che cortesemente lo invita a raccoglierla. I fumatori stiano in campana.

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