
La battaglia dei tassisti contro la concorrenza di Uber continua (anche) sui parcheggi. Nel mirino gli stalli dedicati "in esclusiva" alle auto della società Usa proprio fuori dalla stazione Centrale nelle settimane scorse. Il capogruppo della Lega Alessandro Verri sulle sollecitazione delle sigle che rappresentano le auto bianche aveva presentato anche un'interrogazione all'assessore alla Mobilità Arianna Censi, per sapere se gli stalli dedicati a Uber in piazza 4 Novembre (con tanto di scritte cubitali sull'asfalto e segnaletica orizzontale con il logo della società) siano state realizzate su suolo pubblico. Perchè nel caso, rilevava, "l'uso esclusivo di suolo pubblico da parte di un soggetto privato porrebbe interrogativi sia rispetto alla parità di trattamento tra operatori del trasporto pubblico non di linea, sia sotto il profilo della trasparenza amministrativa. La legge autorizza la realizzazione di posteggi per il noleggio con conducente ma senza specificare un'impresa".
L'assessore Censi ha risposto all'interrogazione chiarendo però che quello spazio non è di competenza del Comune. "L'interrogazione mi permette di precisare - ha scritto - che l'area dove è stata tracciata la sosta indicata non è di proprietà dell'amministrazione, che non ha pertanto titolo per disporre dell'utilizzo di tali spazi. Eventuali richieste di chiarimento dovranno essere sottoposte alla società che ha in gestione il parcheggio", ossia Grandi Stazioni spa che fa parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Sui canali social dei tassisti la protesta non si ferma. C'è chi scrive che "la legge prevede che negli aeroporti e stazioni ci possano essere dei posteggi adibiti per gli Ncc, ma in senso generale e non certamente per una società ben definita come in questo caso. Bisogna muoversi con i legali per eventuali cause invece di perdere tempo". C'è chi ironizza: "Tra poco Uber si prenderà pure i nostri posteggi".
La stessa protesta a inizio giugno è scattata anche a Roma, per gli stalli dedicati vicino alla stazione Termini. Ma anche qui i sindacati si sono rivolti al Campidoglio e Fs ha confermato che si tratta di un'area privata e i posti sono autorizzati.