I problemi di grip di Lewis Hamilton

9 a Tiger Woods. Raggiante. Al Ruwaya è il percorso che il numero 1 del mondo sta costruendo a Dubai. Tradotto, il nome del campo significa «serenità»: evidentemente quella che prova Tiger da quando ha intascato i 45 milioni di dollari per il progetto.
8 al putter computerizzato. Sincero. Prodotto negli Stati Uniti, ha un computerino e un monitor installati nella testa, che registrano/visualizzano tutte le variabili del colpo. L'unico dato invariabile restano le nostre mani, purtroppo. Per quelle, bussare a Lourdes.
7,5 a Sam Alexis Woods. Precoce. Promette bene la piccola di Tiger, nata il lunedì successivo allo Us Open di Oakmont. Dicono che già impugni il biberon con un meraviglioso, solido grip interlock. Il Dna non tradisce, evidentemente…
6,5 all'Hit & Hope. Diffuso. Nei Tour di mezzo mondo, i pro si affidano o al Radical , o al Low Around, oppure al Natural Swing. Nel resto del pianeta, i dilettanti allo sbaraglio prediligono invece l'«Hit & Hope Swing»: il «colpisci & spera»: un nome, una garanzia…
2 a Lewis Hamilton.

Pilota o golfista? Dopo che Ron Dennis, il patron della Mc Laren, furibondo, gli ha chiesto i motivi per cui in Cina è finito nella sabbia e in Brasile nell'erba alta, il pilota inglese ha risposto candidamente che in entrambe le occasioni si è trattato di un semplice problema di grip…

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