I russi abbandonano i colloqui di pace

Ancora una battuta a vuoto per i colloqui sulla sicurezza nel Caucaso. Dopo la guerra dell’agosto scorso tra Russia e Georgia erano state fino ad ora quattro le sessioni di incontri che non avevano portato ad alcun risultato concreto. Ieri si è aperto il quinto round a Ginevra e subito Mosca ha abbandonato il negoziato con Tbilisi, dopo che la regione secessionista dell’Abkhazia aveva disertato l’incontro. «Discutere questioni serie sulla sicurezza senza una delle parti sarebbe un esercizio destinato all’insuccesso», ha detto il vice ministro degli Esteri Grigori Karasin.

Lo scorso 16 maggio il «ministro degli Esteri» di Sukumi Serghiei Samba aveva annunciato che l’Abkazia non avrebbe partecipato al vertice, accusando l’Onu di aver rinviato la trasmissione di un rapporto sulla situazione al confine georgiano-abkazo dal 15 maggio alla sera del 18 maggio, quindi dopo l’inizio dei colloqui. «Crediamo che questo sia stato fatto deliberatamente», aveva dichiarato Samba. Al centro dei colloqui erano le questioni umanitarie (soprattutto sfollati e rifugiati) aperte dal conflitto.

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