Il Movimento Indipendentista Ligure chiede che Genova venga risarcita dalla famiglia Savoia per i danni che la città subì nel 1849 a causa del saccheggio compiuto dallesercito piemontese. La richiesta nasce in occasione della presentazione del tesoro della famiglia reale dei Savoia, rinchiuso finora a Roma, nei sotterranei della Banca dItalia, e che adesso sta per essere sbloccato dando lavvio alle procedure per la «riconsegna». Anche se al momento non è dato sapere a chi tale tesoro dovrebbe poi essere riconsegnato.
Ed è per questo che adesso il M.I.L. «invita caldamente tutte le istituzioni Liguri alla massima allerta». «La frase del documento dellonorevole Raffaele Costa avvio delle procedure per la loro riconsegna, deve far scattare immediatamente tutti i campanelli dallarme - afferma il professor Franco Bampi, segretario del M.I.L. -. Già il senatore Aleandro Longhi, in una sua interpellanza a quattro ministri, faceva presente i diritti di Genova, ribaditi anche dal Consiglio Provinciale di Genova l11 settembre 2002. Prima che altri mettano le mani su tale enorme tesoro, sarà bene che i rappresentanti della Comunità genovese nelle Istituzioni (Comune, Provincia e Regione), approvino dei documenti con i quali si faccia presente al governo italiano i danni che Genova ha dovuto subire con il saccheggio dellaprile 1849, autorizzato dal re savoiardo Vittorio Emanuele II, che il senatore Longhi ha quantificato equivalente oggi a circa 3948 miliardi di vecchie lire (circa 2 miliardi di euro!)».
Ma le richieste del M.I.L. non finiscono qui. «Qualcuno - aggiunge Bambi - ha già proposto di esporre il tesoro dei Savoia nel caveau storico della Banca dItalia di Torino, da trasformare in museo. Sarà bene far presente che la Banca dItalia è nata dalla Banca di Genova che nel 1849 (lanno del saccheggio!!) fu fusa con la Banca di Torino per fare la Banca Nazionale, che poi divenne la Banca dItalia nel 1893. Quindi, per diritto di primogenitura, sarà bene esporre tale tesoro nei caveau della Banca dItalia di Genova. Torino dovrebbe anche restituire a Genova il famoso rostro.
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