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«I segnali di ripresa si rafforzano Ci confermiamo un’azienda solida»

I segnali di ripresa economica si rafforzano e il made in Italy è sulla strada del ritorno ai livelli pre crisi. Pasquale Natuzzi, presidente e ad del primo produttore italiano nel settore dell’arredamento, ne è uno dei protagonisti.
Anche per voi il momento più difficile è alle spalle?
«Abbiamo motivo di essere ottimisti: nei primi due mesi di quest’anno le vendite sono aumentate del 29 per cento in Italia. Abbiamo quasi completato il nostro processo di globalizzazione, iniziato nel 2000 con l’apertura della fabbrica in Romania, proseguito in Brasile e in Cina, dove a maggio apriremo il nuovo stabilimento di circa 100mila metri quadri che raggruppa i tre che avevamo prima nel Paese. E abbiamo aperto negozi e uffici commerciali in Russia, in India, Cina e Brasile».
Quindi avete delocalizzato la produzione?
«Solo quella di fascia medio bassa, l’alto di gamma è rimasto in Italia. D’altra parte, nella guerra dei prezzi non potevamo battere i Paesi emergenti: quindi abbiamo preferito differenziare, investendo in progetti strategici all’estero, ma tutto con i nostri mezzi, senza ricorrere alle banche. Così siamo rimasti un’azienda solida, con una posizione finanziaria netta attuale positiva per 60-70 milioni».
E in Italia com’è la situazione?
«Qui produciamo il marchio di fascia alta, la collezione Natuzzi che esportiamo in tutto il mondo: i divani e tutta la serie dei mobili coordinati per creare degli ambienti “total living” completamente integrati. A sostegno del marchio, negli ultimi 8 anni abbiamo realizzato investimenti per 420 milioni, destinati al marketing e alla ricerca. E nei prossimi mesi presenteremo il piano industriale per i prossimi cinque anni».
Natuzzi è quotata al Nyse dal 1993: come sta andando il titolo?
«Gli analisti, come ho potuto vedere anche nell’ultimo incontro a Londra, apprezzano i nostri progetti e i nostri risultati. Merrill Lynch ci ha promossi, consigliando di comprare il titolo ed elevandone il valore. Nonostante gli scivoloni delle Borse, in dieci giorni abbiamo recuperato 12 o 13 punti».
Quali sono i prossimi progetti?
«Il prossimo appuntamento è naturalmente il Salone del Mobile, dove presenteremo le nostre collezioni, frutto della creatività e della ricerca del Centro stile che coordino personalmente.

Poi vorrei ricordare un investimento a favore dell’ambiente: 13 milioni per l’installazione di 21mila impianti fotovoltaici sugli stabilimenti di Santeramo in Colle, Matera e Laterza, che consentiranno di ridurre di 3.400 tonnellate annue le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera».

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