Nel Veneto, ad Abano Terme, si è tenuto un incontro di chirurghi ortopedici specialisti nelle patologie del piede. Era presente Alan Shaw, pioniere di questa chirurgia, formatosi prima al Californian College of Podiatry, poi in Georgia, ad Atlanta, dove ha messo a punto in quarantanni le metodiche più innovative che si sono diffuse nel mondo per correggere le deformità dellavanpiede.
Allinizio degli anni Novanta, Shaw iniziò sia ad Atlanta sia in Italia, con i rappresentanti della Società italiana della chirurgia del piede, tra cui Antonio Volpe e Massimo Toffolo, una intensa collaborazione tesa a diffondere lesperienza acquisita: dai rigorosi concetti biomeccanici di Ruth allosteotomia di Austin, allasportazione per via dorsale del neuroma di Morton, un fastidioso rigonfiamento del nervo interdigitale che provoca crisi dolorose di tipo nevralgico.
Ad Abano, il chirurgo Shaw ha trattato in modo particolare le nuove prospettive terapeutiche nel campo della patologia artrosica della articolazione dellalluce, ha poi eseguito un intervento chirurgico sullalluce rigido, una forma artrosica che si manifesta con un eccesso di osso anche nei giovani, soprattutto i calciatori. Questo tema è stato al centro di un simposio scientifico che ha evidenziato le opportunità offerte dallimpiego delle nuove protesi metatarso falangee di ultima generazione, a tre componenti, in titanio poroso. Questi impianti, sotto il profilo funzionale, sono molto simili a quelli protesici della spalla e del ginocchio ed offrono risultati positivi simili a quelle che da tempo si ottengono con le protesi dellanca.
Si è parlato anche delle problematiche relative agli infortuni della caviglia. La distorsione della caviglia è considerata spesso da molti medici un male minore, una patologia quasi banale. Le lesioni legamentose e cartilaginee e le microfratture con diagnosi clinica e strumentale (risonanza magnetica) raramente si debbono operare. Tendono a guarire spontaneamente con la terapia Rice, cioè con il riposo, la compressione, lelevazione ed i tutori, a cui segue la riabilitazione. Tuttavia non sempre periodi di immobilizzazione e fisioterapia producono gli effetti sperati e, in non rare situazioni, le lesioni legamentose e cartilaginee troppo spesso sottovalutate vanno affrontate con maggior impegno. Un accurato e sapiente esame clinico da parte di specialisti competenti, esperti in chirurgia del piede e della caviglia, una RMN o una TC possono portare alla diagnosi ed al trattamento corretto, qualche volta chirurgico, onde evitare le inevitabili evoluzioni artrosiche. Una semplice tallondinia, cioè il dolore sotto il tallone, può diventare assai fastidioso per chi lo subisce. È una sindrome che può derivare da molti fattori, tra i quali laumento di peso, il piede cavo (arco plantare eccessivo), le forme reumatiche, il sovraccarico sportivo o lavorativo. Anche il dito a martello è mal tollerato. Si presenta come una fastidiosa iperflessione del secondo dito, a volte anche del terzo e quarto, con classica callosità sul vertice della deformità.
L'artroscopia di caviglia per il trattamento delle aderenze fibrose, delle calcificazioni delle sinoviti, delle lesioni cartilaginee, le nuove tecniche di ritensione legamentosa con ancorette in titanio, i trapianti cartilaginei con mosaicoplastica o cellule coltivate rappresentano una nuova frontiera, un territorio semisconosciuto ancora da scoprire anche da parte di molti medici. Antonio Volpe è tra i maggiori esperti italiani della chirurgia dell'arto inferiore. A lungo consigliere e presidente della Società italiana di chirurgia del piede e della caviglia e membro di quella europea ed americana, ha eseguito personalmente più di 8mila interventi. Da oltre 14 anni ha sviluppato ad Abano la chirurgia ortopedica del piede e della caviglia raggiungendo livelli di eccellenza.
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