I sindacati: "Nessun passo indietro"

A chiarire la posizione delle otto sigle sindacali, che al tavolo della trattativa sulla vendita di Alitalia hanno visto andar via Air France-Klm, è il segretario nazionale della Filt-Cgil Mauro Rossi: "Le nostre proposte sono lì e sono negoziabili, ciò che non è stato possibile fare con Air France"

I sindacati: "Nessun passo indietro"

Roma - Il sindacato "non ha fatto nessun passo indietro, è passato un messaggio sbagliato, non abbiamo ritirato la nostra proposta e quelle esigenze restano sul tavolo". A chiarire la posizione delle otto sigle sindacali, che al tavolo della trattativa sulla vendita di Alitalia hanno visto andar via Air France-Klm, è il segretario nazionale della Filt-Cgil Mauro Rossi. Prima di entrare in Alitalia per un incontro con l’azienda, a cui oggi non partecipa alcun rappresentante del gruppo franco-olandese mentre è presente anche la Uiltrasporti che aveva abbandonato il negoziato con Air France-Klm, Rossi ha ribadito che "le nostre proposte sono lì e sono negoziabili, ciò che non è stato possibile fare con Air France".

Incontro che è cominciato nel quartier generale di Alitalia alla Magliana. Alla riunione non è presente il nuovo presidente, Aristide Police, nominato ieri dal Cda dopo le dimissioni di Maurizio Prato. Al tavolo, per Alitalia, siede un gruppo di dirigenti tra i quali il capo della divisione passeggeri e cargo, Giancarlo Schisano, e il capo del personale, Massimo Cestaro.

A proposito dell’incontro di con l’azienda, il dirigente sindacale ha spiegato che "Alitalia deve fare quello che deve per realizzare le operazioni che producano la redditività necessaria per andare avanti nei prossimi mesi". Alla domanda sulle dimissioni dell’ex numero uno di Alitalia, Maurizio Prato, Rossi ha spiegato che "fanno mancare un interlocutore serio. Non conosciamo il suo sostituto" nominato ieri dal Cda nel consigliere Aristide Poli «speriamo che sia altrettanto serio".

Il presidente dell’Unione Piloti, Massimo Notaro, ha spiegato che i sindacati sono tornati oggi in azienda "per conoscere il nuovo presidente a cui offriamo tutta la collaborazione e speriamo che confermi la continuità aziendale". Sulla possibilità di un ritorno di Air France-Klm al tavolo negoziale, Notaro ha osservato che se dal gruppo d’Oltralpe "ci saranno aperture a trattare occorrerà ripartire dai numeri perchè se si ripresenta con gli stessi numeri che abbiamo contestato la strada è impercorribile. Se si presenta riducendo i tagli su aerei ed esuberi allora ripartiremo. Spinetta ha fatto il suo mestiere in maniera egregia". Alla domanda se fossero stati contattati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta che ha avuto dal governo il mandato di 48 ore per riallacciare il dialogo con Air France-Klm, Notaro ha risposto di non averne avuti personalmente: "Speriamo faccia bene il suo lavoro - ha sottolineato - ne abbiamo bisogno noi e il Paese".

Il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Veneziani, auspica che dall’incontro con l’azienda oggi "arrivino discrete notizie. Sarà un incontro interlocutorio per la presentazione del nuovo presidente»". Veneziani ha sottolineato che "non sono stati i sindacati ad aver chiuso la trattativa, è stato Spinetta che se ne è andato. L’Alitalia è sempre compagnia dello Stato e credo nella possibilità di un ulteriore piano industriale perchè non è che c’è solo Air France e le loro condizioni. Comunque - ha ribadito il rappresentante della Uiltrasporti - sarebbe meglio aspettare le nuove elezioni affinchè il nuovo governo si impegni per una soluzione.

Resta il fatto che se Air France viene a più miti consigli e cioè con meno esuberi e più aerei ne possiamo riparlare perchè non ci può dire 'o questo o niente'. Gli esuberi indicati da Spinetta sono raddoppiati rispetto all’offerta iniziale e questo non è sopportabile. Nell’ultima proposta erano oltre 3 mila mentre per noi potrebbero essere la metà".

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