Francesco Canepa
«Intrappolati» per più di ventanni in una cooperativa edilizia: succede a Granarolo, dove alcuni soci della «Fiamma Prima» continuano a vedersi rifiutare le richieste di uscita dalla cooperativa.
La «Fiamma Prima», legata ai vigili del fuoco, si è costituita negli anni Settanta con lo scopo di costruire un caseggiato per i propri soci: terminati i lavori, gli appartamenti sono stati assegnati nel 1983.
A questo punto la storia devia dal prevedibile lieto fine, che sarebbe dovuto essere suppergiù questo: la cooperativa chiede ed ottiene il certificato di agibilità per il caseggiato e quindi viene disciolta, come si dice in questi casi, «per raggiunto scopo sociale».
Invece i tempi si allungano per una causa della «Fiamma Prima» contro limpresa costruttrice e un architetto viene incaricato di occuparsi della pratica per lagibilità solo nel 1991. Nel 1992 è la stessa Lega delle Cooperative, dopo un controllo, a dichiarare «raggiunto lo scopo sociale» della «Fiamma Prima», salvo contraddirsi sei anni dopo avanzando unobiezione imprevista: si sarebbe resa indispensabile la creazione di sette ulteriori posti macchina, visto che quelli esistenti sono in numero inferiore ai soci. Richiesta ingiustificata, dal momento che la superficie adibita a posteggio - che sarebbe dovuta rimanere indivisa - rispetta i parametri della legge in vigore al momento della costruzione delledificio.
Obiezione sufficiente, a quanto pare, per intralciare ancora il percorso verso lambito certificato di agibilità.
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