I «soliti» Caraibi del pirata Jack Sparrow

Una fiaba sociale ambientata a Roma che sottolinea il qualunquismo politico e il ristagno dell’economia per denunciare il marcio che inquina il Palazzo. Con Il punto rosso l’esordiente Marco Carlucci va dritto al sodo (incertezza sociale, mass media, ideologie) tirando fuori dal cilindro una storia curiosa e straniante. Temprato dalle luci della ribalta, ma stanco dei noti teatrini politici, il cabarettista Ricky (Fabrizio Sabatucci) decide di candidarsi alle elezioni: diventerà leader del Partito degli Invisibili, schieramento solidale col prossimo, ma ostile ai compromessi. Cast eterogeneo con Francesco Venditti, Andy Luotto, Angelo Infanti, Ernesto Mahieux, Solvi Stubing, Claudio Insegno e Elisabetta Cavallotti (Gulliver, Cineland, Sala Troisi, Ugc Parco Leonardo). Sequel numero 3 per Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo di Gore Verbisnki. Il nuovo episodio diluisce il sapido brodo dei Sette Mari in cui dal 2003 sguazza il dandy Jack Sparrow (Johnny Depp). Riuscirà il pirata dagli occhi bistrati e i capelli rasta a scampare il temibile veliero Olandese Volante? Ma soprattutto, ce la farà il monello capitano, con l’aiuto degli amanti Swann e Turner (Keira Knightley e Orlando Bloom), a tornare nel mondo dei vivi? Filmone saturo di effetti speciali con Geoffrey Rush, Naomi Harris e cameo di Keith Richards (in 24 sale e in originale al Metropolitan). Sesso, politica e travestitismo, ma anche amore, musica, e malinconia. Dall’omonimo romanzo di Patrick Mccabe (Fandango) arriva sugli schermi la black comedy diversamente glamour Breakfast on Pluto di Neil Jordan. Storia dell’irlandese Patrick (un Cillian Murphy da Oscar), figlio illegittimo di una cameriera e un prete di campagna (Liam Neeson), con l’animo femminile ingabbiato in muscoli da uomo. Allevato malamente da una vedova che ne depreca vezzi e trucchi, Patrick - per tutti Kitten «Santa Gattina» - fugge a Londra per cambiare look al destino. Così mentre le bombe dell’Ira mietono vittime innocenti in Irlanda, gli attentati squassano anche la Swinging London dove Kitten, tailleur, tacchi e mani guantate, bussa alla porta della sua vera madre (Eurcine, Fianca, Eden, Holiday, Intrastevere, Warner Parco de’ Medici, Ugc Ciné Cité, Nuovo Olimpia).
Dramma sfiorato anche in Daratt di Mahamat-Saleh Haroun, vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia. Ambientato in Ciad nel 2006, con i criminali di guerra già amnistiati, il film racconta una storia di vendetta che vira in perdono.

Pistola in tasca e rabbia nel cuore, un orfano sedicenne rintraccia colui che gli ha ucciso il padre: l’uomo, che si è rifatto una vita come fornaio, ignaro dell’identità del ragazzo lo prende sotto la sua ala, assumendolo come apprendista (Alcazar).

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