I sorrisi di Emma e Letizia: «Qui i riflettori del mondo»

«Giovani cinquant’anni» il titolo della cinquantesima edizione del Salone Internazionale del Mobile che ha aperto i battenti ieri. Taglio del nastro per il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il sindaco Letizia Moratti accompagnate da Carlo Guglielmi presidente di Cosmit, l’ente che organizza la fiera più importante al mondo nel settore. Un’edizione che si annuncia ancora più grandiosa del solito a partire dai numeri: con oltre 2.700 espositori da tutto il mondo su uno spazio di 210mila metri quadri, 2mila metri quadri espositivi in più rispetto all’anno precedente, si prefigge l’ambizioso obiettivo d superare i 330mila visitatori del 2010. Una lezione della laboriosità meneghina la dà il presdente Guglielmi, che non si ferma nemmeno un momento per ammirare i risultati: «Stiamo pensando già alle prossime 50 ediizoni».
Il settore gode indubbiamente di buona salute, a certificarlo è il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: «Quello del mobile è un settore trainante per l’economia italiana, con i suoi 33,2 miliardi di fatturato. È il terzo, che più contribuisce alla nostra bilancia dei pagamenti». Una presenza assidua quella di Marcegaglia alla fiera come lei stessa ha ricordato: «Sono presidente di Confindustria da tre anni e sono sempre venuta al Salone». Simbolico il fatto che la leder degli industriali abbia scelto il Salone Satellite, lo spazio riservato ai giovani talenti. «Il Salone del Mobile è un eccellenza di cui essere orgogliosi. Festeggiamo quindi i 50 anni di impresa e talento e di un settore trainante per l’economia, tutta italiana. È uno dei pochi settori tutto italiano, in cui non si delocalizza, ma tutto viene fatto qui da noi, creando posti di lavoro e ricchezza».
«Il salone rappresenta la sintesa tra creatività e impresa - osserva Letizia Moratti -: qui le idee si trasformano in prodotti. Da diversi anni, infatti, mi capita di vedere che creativi presenti al Satellite l’anno dopo espongono al Salone. Questo è molto importante per le imprese che hanno bisogno di idee nuove, originali e, allo stesso tempo, di conquistare nuovi mercati. Milano ha bisogno di attrarre investimenti stranieri: va in questa direzione - ricorda il sindaco - la proposta del ministro dell’Economia Giulio Tremonti di configurare per milano una “tax free zone” per le imprese di risparmio gestito».
Durante il tour per i padiglioni sotto le vele di Fuksas Emma Marcegaglia si è complimentata con il sindaco per il fermento e l’aria internazionale che si respira in questi giorni in città. «Milano è sotto i riflettori di tutto il mondo», commenta il sindaco con orgoglio.
Il momento di festa viene squarciato da un lampo di dolore: il ricordo di Rosario Messina, presidente di Federlegno arredo e titolare di Flou, scomparso il 10 marzo scorso. «Propongo di dedicare questa edizione a Messina, un amico, un uomo straordinario che ha dato moltissimo al Salone. Lui ci ha sempre aiutato - ricorda la Marcegaglia - e con la sua energia è stato fonte di ispirazione per tutti». Il pensiero di Letizia Moratti invece vola in Cina dove venerdì scorso è stata arrestato Ai WeiWei il più importante designer del paese, dissidente. «Per potersi esprimere la creatività ha bisogno della libertà.

Dedico quindi questa edizione alla promozione dei diritti umani e della libertà di espressione. Ci sono molti paesi - spiega il sindaco - dove i creativi non sono liberi». E il riferimento è appunto a Ai Weiwei scomparso nel nulla mentre stava salendo su un aereo per Hong Kong.

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