I «Sussurratori» a Piazza Navona

Piazza Navona punto nevralgico della Notte Bianca, snodo per la folla pronta a riversarsi su Corso Vittorio. La frenesia degli «insonni per una notte» è stata interrotta dai «Les Soufflers». Compagnia francese conosciuta a livello internazionale per il loro tentativo di rallentare il mondo con incursioni poetiche nello spazio pubblico. Vestiti rigorosamente di nero, con ventagli e degli ombrelli, sempre di colore nero, aperti e adagiati oltre la fontana dei Fiumi nel mezzo della piazza hanno scelto tra i curiosi alcune «cavie». I sussurratori utilizzano un lungo tubo nero che appoggiano delicatamente all’orecchio del prescelto segreti poetici e riflessioni filosofiche. Per arrivare a tutti pronunciano i pensieri in ben sette lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco, giapponese e arabo). «Il silenzio come alleato e la parola umana come arma invisibile», questo il motto degli artisti francesi che amano definirsi «commandos poet». Erano in 14 a fare la spola tra piazza Farnese e piazza Navona, tanti i curiosi che si sono stretti ad anello intorno a loro, in attesa di diventare prescelti.

«Uno di loro - racconta una ragazza - mi ha fatto sedere a terra e ha iniziato a parlarmi della bellezza dell’amore». L’atmosfera sospesa e rallentata è stata però turbata dall’improvvisato concerto rock di un simil Bruce Springsteen con tanto di amplificatore. Sussurri contro grida.

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