Con i Tinturia il rock offre mille «sapori»

In programma stasera anche i concerti di Tom Verlaine e del Gnu Quartet

Musica per tutti i gusti. Un giovedì ricco, che propone concerti adatti a ogni palato. All’Alpheus arrivano i Tinturia, band siciliana che ha da poco pubblicato il nuovo album Di mare e d’amuri. Uno spettacolo trascinante e divertente, ricco di ritmo e sonorità calde e avvolgenti. Canzoni originali in italiano e in dialetto isolano, ma anche cover particolari, come Lu pisci spada di Domenico Modugno. I Tinturia (parola che nel dialetto siciliano rappresenta le monellerie di bambini svegli e discoli, i cosiddetti «tinti») nel 2002 hanno composto la colonna sonora di Nati stanchi, film di Ficarra e Picone, attuali conduttori di Striscia la notizia. Con il duo comico hanno lavorato anche in televisione, come house-band di Ma chi ce lo doveva dire, mentre nel 2005 il brano Stunz è diventato tormentone di Viva Radio2, trasmissione di Fiorello. «Ascoltare le canzoni dei Tinturia - dicono Ficarra e Picone - è come mangiare siciliano. Il dolce si mischia all’amaro, i sapori sono ricchi: chiudi gli occhi e vedi i colori».
Al The Place un raffinato ensemble genovese, lo Gnu Quartet. Flauto, violino, viola e violoncello per un affascinante viaggio tra jazz e rock, tra musica brasiliana e musica etnica. Senza trascurare la lezione di un maestro come Fabrizio De Andrè, celebrato nel recente album Il diverso sei tu. Il quartetto ha anche accompagnato L’Aura in vari concerti dal vivo e al The Place non si esclude la presenza di ospiti. Certamente sul palco salirà Momo, per cantare un paio di canzoni con il gruppo.
A Stazione Birra un’icona del rock, quel Tom Verlaine che ha scritto pagine importanti con i Television (Marquee moon è uno dei dischi da conservare in una collezione rispettabile), alla fine degli anni ’70. Un musicista che la rivista Rolling Stone considera tra i cento migliori chitarristi di sempre. Canzoni ispide, pulsanti e melodiose, recitate con voce sofferta e tremante, punteggiate dagli assoli di chitarra della sua Fender. Con Verlaine sarà sul palco Jimmy Rip, già collaboratore di Rod Stewart e Patti Smith.
All’Auditorium torna la Kocani Orkestar, accompagnata dalla tromba di Paolo Fresu e dal pianoforte di Antonello Salis.

La Kocani è una delle più apprezzate e spettacolari fanfare balcaniche, un’orchestra fatta di grandi musicisti, artisti vagabondi, disponibili per vocazione antica agli incontri di viaggio. Un concerto che si preannuncia come una girandola di timbri, accenti, colori, ritmi e melodie che nascono dalla combinazione del migliore jazz italiano con la sfrenata creatività balcanica.

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