Roma - "Ai tanti viaggiatori bloccati rimasti in Italia da un'emergenza come questa proponiamo un cambio della data di partenza; per chi invece decide di rinunciare alla vacanza siamo pronti a rimborsare in maniera totale i costi sostenuti'. Roberto Corbella, presidente dell'Associazione nazionale dei tour operator (Astoi), replica cosi' ai tanti quesiti posti dalle migliaia di turisti bloccati in Italia dal blocco dei voli. E' bene sapere pero', osserva, "che in questi casi la maggior parte dei turisti decide mediamente di postporre la data di partenza". Pronta anche la risposta per i tanti viaggiatori rimasti bloccati all'estero nelle mete turistiche: "in questi casi e' possibile chiedere loro il pagamento dei costi dell'albergo ma in ogni caso - sottolinea - ci si puo' mettere d'accordo di volta in volta, anche se spesso se ne fa carico direttamente l'operatore"'. La situazione per i tout operator "e' difficile - spiega Corbella - anche perché ci sono molti scali aerei a Sud, quindi non toccati dai divieti di volo, dove non e' possibile consentire le partenze per mancanza di aerei, che magari sono rimasti bloccati in aeroporti coinvolti dal blocco". Non e' comprensibile, dice ancora il presidente dell'Astoi, la richiesta di recarsi in aeroporto ai turisti per facilitare le procedure di rimborso: "'e' quanto abbiamo suggerito di fare nel momento in cui non c'era un blocco prefissato dei voli, come quello imposto dall'Enac, ma certamente non ha senso invitare i viaggiatori negli scali sapendo che almeno fino alle 8 di domani non si potra' volare'.
Questa emergenza, conclude Corbella, 'costera' vari milioni al comparto e cio' pesera' molto negativamente per il futuro, anche perche' i ritorni della Pasqua sono stati soddisfacenti ma non eccezionali e finora nessun accenno di una solida ripresa nel nostro turismo si e' manifestata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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