«I turisti sono in aumento Ora l’Italia piace agli italiani»

Dati allarmanti e previsioni nere. E invece gli italiani continuano a partire per le vacanze. Ministro Brambilla, la crisi nel turismo non c’è?
«La percezione della crisi è contenuta e relativa, ecco perché la voce “vacanze” nel budget delle famiglie non si toglie. I dati del nostro osservatorio nazionale del Turismo lo dicono da tempo: il settore non solo non ha risentito della crisi, ma è in aumento. I numeri positivi sono stati confermati anche a giugno, dove rispetto all’anno scorso c’è stato un incremento delle partenze di oltre 7 per cento».
Cosa è cambiato da quando si avverte la crisi?
«Più del 50% dei vacanzieri si orientano su soluzioni diverse. Preferiscono case in affitto, agriturismi e bed & brekfast. Di conseguenza gli albergatori hanno registrato un calo di presenze. E poi molte più persone scelgono la vacanza su internet. Si è passati dal last minute al last second. Ormai si va a caccia di offerte».
Chi sceglie on line?
«Ormai un terzo degli italiani lo fa. Per convenienza, per praticità. È per questo che il ministero ha deciso di creare un portale (www.italia.it) dove si può prenotare direttamente, con tour virtuali dei luoghi turistici. E solo la prima settimana abbiamo avuto oltre 100mila visitatori».
Che soluzioni hanno trovato gli albergatori?
«Ad esempio gli hotel a cinque stelle hanno diminuito i prezzi fino al 33 per cento, e quelli a quattro stelle fino al 17 per cento».
Insomma andare in vacanza in Italia conviene di più?
«Certamente, infatti se l’anno scorso gli italiani che si fermavano in Italia erano il 64 per cento, quest’anno sono molti di più. Da una parte grazie ai pacchetti più flessibili degli operatori, e poi perché preferiscono restare qui per spendere meno. Una cosa negativa da rilevare in effetti c’è: quest’anno anche se non si rinuncia al riposo, si cerca di spendere meno. Il budget giornaliero è più contenuto ma il numero superiore di viaggiatori ritengono che equilibrerà il saldo».
Dove vanno i turisti oggi?
«Due terzi dei vacanzieri non scende sotto Roma. Occorre quindi realizzare un Mezzogiorno del turismo più strutturato.

Ad esempio, il ministro Bondi mi ha informata che nonostante i Bronzi di Riace siano un’eccellenza unica al mondo, non sono ancora in linea con le potenzialità dei visitatori».
Quali sono le Regioni che si stanno muovendo meglio contro la crisi?
«Il Veneto è al primo posto, grazie anche a Venezia che da sola attira moltissimi turisti, poi c’è la Lombardia, Emilia Romagna e Toscana».

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