Iaquinta: «Sarà solo una partita di calcio»

nostro inviato a Duisburg

Gli Usa con l’elmetto in testa come in guerra? Iaquinta ritiene eccessivo usare termini bellicosi, Gilardino pensa ai soldati italiani impegnati in Irak, Totti parla di provocazioni inutili: «La parola guerra mi sembra esagerata - spiega l’udinese -, però mi rendo conto che per loro sarà vita o morte, se perdono sono fuori. Vuol dire che sarà guerra sportiva pure per noi».
Ma gli azzurri vogliono che Italia-Usa sia davvero solo una partita di calcio. «Johnson parla di guerra? Davvero esagerato. Spero che abbia usato quella parola come metafora calcistica, anche se visto il contesto sarebbe meglio evitare certe parole», dice Gilardino. Che pensa a chi la guerra la fa davvero, i soldati del contingente italiano a Nassirya. Domani davanti alla tv a seguire gli azzurri ci saranno anche loro. «Anche per questo vogliamo fare bella figura, per loro. Combattono giorno dopo giorno per l’Italia. Il ritiro dall’Iraq? Non compete a me parlarne».
Nel gruppo azzurro la sensibilità verso la guerra di Nassirya si era già manifestata in altre circostanze. La strage del 12 novembre 2003 coincise con l’amichevole Polonia-Italia a Varsavia e le due squadre giocarono con il lutto. Appena dieci giorni fa, poi, il team manager Gigi Riva ha lanciato un messaggio forte dopo la morte di Alessandro Pibiri, il soldato della Brigata Sassari. E proprio Gilardino, dopo aver segnato il gol del bronzo olimpico di Atene 2004 contro l’Irak, esultò indicando il cielo con un dito, in ricordo di Enzo Baldoni ucciso il giorno prima. «Ci dicono che Italia-Usa sarà una partita particolare per la sicurezza, però noi vogliamo estraniarci dal contesto e concentrarci sui 90’, anche se spero che non sia una partita a rischio. Lo stadio sarà pieno e ci saranno anche le nostre famiglie».
Il dato certo è che l’Italia vuole vincere per chiudere il discorso qualificazione ed evitare il rischio Brasile agli ottavi. Senza guerra né provocazioni. «L’Italia non si lascerà mettere in mezzo dalle dichiarazioni americane», è il messaggio di Francesco Totti nel diario quotidiano sul sito del suo sponsor tecnico. «Cercano di stuzzicarci - aggiunge il numero 10 azzurro – ma nel calcio quel che si dice conta poco: sugli almanacchi finiscono i risultati.

Per fortuna è sempre il calcio a dire chi ha torto e chi ha ragione».
Totti replica anche al ct Arena che dice di temere più Toni e Gilardino che il romanista. «Si vede che è preparato, sono due attaccanti fortissimi, capaci di risolvere ogni partita con i loro gol».

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