«Da Ibra a Cassano, disegno per ridere»

«Da Ibra a Cassano, disegno per ridere»

I cartoni animati di Mediaset Premium Calcio non vanno in vacanza, hanno accompagnato gli appassionati anche in estate. Fanno parte de «La Tribù del calcio», l'unico programma in chiaro del canale 370 sul digitale terrestre. Tutti i personaggi sono creati da un milanese di 43 anni, Riccardo Mazzoli, accanto al curatore del programma, il piacentino Paolo Ziliani, tre telegatti per le trasmissioni sportive Mediaset e ora innamorato dei cartoon. Le voci sono di due comici napoletani, Savi e Montieri, mentre i dialoghi sono scritti da Ziliani.
«I personaggi più ricorrenti sono i grandi del nostro calcio: Ibrahimovic sempre arrabbiato, il milanista Allegri, gli ex Cassano e Gattuso». Per la Juve sono protagonisti Buffon, mister Conte e il presidente Andrea Agnelli, talvolta si riaffaccia Del Piero. «L'Inter ha il presidente Massimo Moratti, a volte ricompare l'ex tecnico Giampiero Gasperini nel ruolo di maggiordomo, il capitano Javier Zanetti». C'è quasi sempre il grande ex, Josè Mourinho. «Dalla mimica unica. Protagonista anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, in una delle gag più riuscite veniva chiamato dal collega Moratti con vari nomi assonanti: De Filippis, De Magistris come il sindaco, De Vincenzis e De Robertis ». Partirà la quarta stagione de La Tribù, terza con il duo napoletano e quei dialoghi surreali. «Ci siamo divertiti davvero tanto, il momento dei cartoon piace ai bambini ma pure ai genitori. Savi e Montieri lavorano insieme dall'89, per 6 anni furono gli imitatori di Guida al campionato».
Una trasmissione di racconti di calcio e sentimento. Il personaggio preferito di Mazzoli? «Moratti è il più divertente, io però vado matto per gli outsider. Ogni tanto fanno irruzione maschere lontane dal calcio: il critico Vittorio Sgarbi, il premier Mario Monti, il regista Woody Allen, il comico Lino Banfi in versione mister Oronzo Canà; persino Adriano Celentano, ma poi abbiamo inserito pure Beppe Grillo, andiamo in base all'attualità».
Mazzoli arriva a Mediaset attraverso l'amicizia di vecchia data con Savi e Montieri. «Lavorammo insieme a Telenova, nel 2001, naturalmente in un programma comico. Proposi di unire le forze per un inedito, in Italia, la satira a cartoni animati: disegno i personaggi del football, loro li doppiano». Il talento lo scoprì «lavorando con un grande maestro, Bruno Bozzetto, da cui imparai l'arte della sintesi. Ebbi un ruolo importante nei lungometraggi italiani “Volere Volare” di Maurizio Nichetti e “La gabbianella e il gatto”. Inoltre animai decine di spot pubblicitari: Loacker, Kinder Ferrero, Wacko's e diverse clip per bambini».
Ora, il futuro. «Vorrei una serie tv a cartoni animati che sensibilizza la raccolta differenziata in modo ironico e originale». Anche se è un lavoro che non rende ricchi. «Per un freelance di questi tempi è già molto avere un contratto con una tv per un lavoro continuativo. La gratificazione più grande viene dal pubblico, ride e ci riempie di complimenti attraverso il web, creando decine di gruppi e fan page». A settembre, però, si riparte con il calcio. «Sicuramente resterà il personaggio di Zeman, avvolto nella sua coltre di fumo da sigaretta. Probabilmente inseriremo Benitez, Mazzarri è da aggiornare». Dietro ogni personaggio, molto lavoro. «Impiego due giorni per studiarne le sembianze, altrettanti per il movimento e il video. Disegno a mano le bozze, su un blocco, con la matita; completo il lavoro con scanner e programmi digitali da animazione, nello studio di casa. Il giorno del doppiaggio porto il filmato negli studi, lì si finalizza con l'audio». Ma Mazzoli per quale squadra tifa? «Per l'Inter, in particolare del triplete.

Mi auguro che lo rifaccia, un giorno».

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