Zlatan Ibrahimovic al Milan. Lo shock cè, come già era accaduto per la «conversione» di Ronaldinho. E la città fa le prove generali per digerire il ribaltone calcistico. Con qualche mal di pancia tra i tifosi, quello sì, ma senza farsi cogliere impreparata dalla novità. Tanto che ieri, a poche ore dallannuncio ufficiale, le bancarelle del centro e quelle intorno allo stadio Meazza erano già piene di maglie rossonere con nome e numero dellex punta interista appena strappata al Barcellona. Per la serie: il business prima di tutto. E in effetti sono già tantissimi i milanisti, soprattutto i bambini, che hanno voluto lesclusiva sulla maglietta e che si sono precipitati ad acquistarla. Sì proprio loro, quelli che hanno guardato partite su partite alzando gli occhi al cielo a ogni goal di Ibra, quelli che hanno passato un intero campionato a gufarlo ogni volta che lo vedevano avvicinare troppo alla porta. Ora cambia tutto, regole del calcio mercato. Bisogna solo farci labitudine.
Gli interisti rosicano, i milanisti devono rimangiarsi mesi di tifo contro. E anche tra i tifosi celebri, i politici, cè un po di imbarazzo. «Mi sono limitato a chiedere a un mio amico milanista - si limita a commentare il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, interista doc - cosa farà adesso: dopo insulti su insulti comprerà la maglia di Ibrahimovic al figlio? Dico solo questo: sta succedendo la stessa cosa che è accaduta con Ronaldo che era passato dallinter al Milan passando per il Madrid. Anche Ibra passa dalla Spagna, dal Barcellona. E speriamo che la storia si ripeta, come con Ronaldo. Vorrebbe dire un altro scudetto per la mia Inter».
Sul fronte rosso nero non ci si sbilancia. Ma Matteo Salvini, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, lancia una sorta di sondaggio su Facebook. «E alla fine Ibra è arrivato - digita senza prendere posizione - Che ne pensate?». In pochi minuti fioccano i commenti in rete sulla notizia del giorno. Vedere Ibra con la maglia del Milan un certo effetto lo fa. Ma il popolo dei tifosi rossoneri è già pronto a osannare il nuovo paladino. Lo ha già fatto ieri, al suo arrivo con la famiglia a Linate. I circa duecento tifosi che hanno atteso lo sbarco hanno praticamente intasato lingresso principale dello scalo privato costringendo i responsabili della sicurezza a fare uscire il corteo di auto da un varco secondario. Nella calca è stato abbattuto un lampione con installata una telecamera di sicurezza, posizionata allingresso dellaeroporto.
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