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Ibrahimovic: "Dove ho giocato ho vinto. Ora la Champions"

Lo svedese finora si è allenato con cautela per evitare guai ai suoi muscoli, ma ha segnato al primo apparire in campo. E per il futuro pensa in grande. E su di sé ha le idee sin troppo chiare: "Zlatan significa oro"

Ibrahimovic: "Dove ho giocato ho vinto. Ora la Champions"

Milano - Inter in partenza per l’Inghilterra: cominciano le amichevoli nelle quali «noblesse oblige» di non buttarsi via. Meglio non perdere. L’Inter riprende confidenza con il calcio internazionale d’alto bordo. Domani il Valencia, domenica l’Arsenal (entrambe in esclusiva su Inter Channel), pane per i denti di chi vuol mordere subito. Prendete Ibrahimovic e non sbaglierete. Lo svedese finora si è allenato con cautela per evitare guai ai suoi muscoli, ha segnato al primo apparire in campo. Quest’anno dovrà riscattare la fama a livello internazionale dopo che la Champions è stato il suo buco nero della stagione passata. Serve riscatto. Ibra ci sta pensando. L’eliminazione dello scorso anno, guarda caso contro il Valencia, brucia. Non solo a lui. «Forse dobbiamo vincere una cosa alla volta: l’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto, quest’anno speriamo di vincere la Champions league».

Ibra, in una intervista a Mediaset, non nasconde l’obiettivo stagionale suo e dell’Inter. Anzi, ne fa una questione d’onore. La Champions manca al palmares. Gli scudetti, veri o fasulli, sono già tanti. «Finora dove sono andato ho vinto, ma non dipende da me. Ho giocato con grandi squadre e grandi giocatori, senza squadra non si vince». Anche se Zlatan è un nome, una garanzia. «Significa oro», racconta. Idea ammiccante per chi voglia aggrapparsi a cabala e dintorni.

Per lo scudetto quest’anno entrerà in gioco anche la Juventus, l’ex società di Ibrahimovic. Lo svedese non dimentica e non sottovaluta: «Credo che abbiano lo scudetto nella testa come obiettivo, anche se non ho visto ancora la loro squadra. Ma tutto dipenderà da noi: abbiamo tanta pressione addosso, dovremo mantenere concentrazione e voglie dell’anno passato».

Invece il mondo Inter è concentrato sulla coppia d’attacco che dovrà guidare l’assalto alla Champions e allo scudetto. Mancini ha fatto ruotare un po’ tutti, in attesa di avere anche Crespo. Recoba non viene considerato, Adriano ha dato segnali di buona condotta, Cruz ha segnato subito, Suazo sta ancora cercando la prima rete, anche se ha messo i compagni in condizione di far gol: Ibra compreso, che ringrazia facendo i complimenti. «Si vede subito che è un grande giocatore: con lui è facile giocare, ha grande velocità». Senza dimenticare una carezza per Adriano: un’altra forza della natura, quando non beve. «Adriano sta lavorando molto bene, piano piano arriva anche lui».

Una speranza? O una certezza? La soluzione può valere molto.

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