da Torino
La trasferta di Torino lascia a Mancini un Adriano in più e un Ibrahimovic da Oscar. Lo svedese è stato divino, ma non si accontenta: «Vogliamo vincere sempre. UnInter perfetta? No, cè sempre qualcosa da migliorare». E Ibra? Lui sta diventando perfetto? «Io non sono mai soddisfatto, lavoro sempre per fare meglio. Ma bene come sto giocando adesso non ho giocato mai».
Forse neppure Adriano ha mai giocato così bene in questa stagione, ma Mancini tira il freno a mano: «È andato abbastanza bene, ma può fare di più. A parte i gol, che non si dovrebbero sbagliare, di positivo cè che sta migliorando partita dopo partita». Come lInter, che con le sue 12 vittorie consecutive è entrata nella storia. Ma se il record è buono solo per le statistiche, ben più importante è la prova offerta: «Non abbiamo mai rischiato niente e il pareggio non sarebbe stato giusto - la disamina di Mancini -. La reazione al gol subito mi è piaciuta».
Inevitabili le domande sul futuro, dopo le dichiarazioni di Moratti per cui «per rinnovare un contratto, bisogna essere in due». Mancini è tranquillo e sornione: «Non ci sono problemi, ma ora non abbiamo tempo. Giochiamo ogni tre giorni, prima o poi ci incontreremo».
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