Ici e salari, un miliardo dalle banche

da Milano

Sgravi fiscali solo alle banche che hanno aiutato gli italiani alle prese con la fiammata sui mutui meno cari. I tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro per trovare circa 4 miliardi di euro per finanziare la detassazione degli straordinari e l’abolizione dell’Ici. Nel mirino del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ci sono soprattutto le banche, che hanno avuto agevolazioni fiscali grazie ad alcune misure volute dall’Unione e contenute nel decreto «milleproroghe». Durante la discussione sulla Finanziaria 2008 il titolare di via XX Settembre aveva chiesto di limitare questi benefici solo agli istituti di credito che avessero effettivamente facilitato la riduzione del costi dei mutui, esplosi con la crisi del sistema subprime negli Usa e che incidono notevolmente nei bilanci delle famiglie. Allora l’Unione aveva detto no, e ora Tremonti torna alla carica. Ma l’eventuale stretta sugli sgravi a banche e assicurazioni, che vale un miliardo di euro, sarà comunque preso di concerto con le parti, come confermato nei giorni scorsi dal ministero.
«Milleproroghe» e spese inutili. Gli altri tre miliardi dovrebbero arrivare dal definanziamento di altre misure contenute nel «milleproroghe» e da uno sfrondamento di una serie di spese inserite nell’ultima Finanziaria. L’obiettivo è garantire almeno 2,5 miliardi di euro ai Comuni italiani che dovranno rinunciare all’introito dell’Ici.
Addio imposta sulla casa. L’esenzione dal pagamento dell’Ici sarà immediata. E dunque salta già dal 18 giugno l’obbligo di corrispondere ai Comuni l’anticipo sull’imposta. La misura riguarda complessivamente 23 milioni di prime abitazioni. Lo sgravio verrà esteso anche alle cantine e ai box considerati «pertinenza» dell’abitazione principale. Esclusi dai benefici, come anticipato dal ministero, abitazioni di lusso, ville, alberghi e castelli.
Taglio agli straordinari. Secondo le ultime indiscrezioni l’aliquota sulla parte variabile del salario scenderà al 10% per i primi 5mila euro tra bonus e premi dei dipendenti che guadagnano fino a 35mila euro. La misura ha un impatto limitato a 75 milioni di euro, secondo le proiezioni fatte sulle retribuzioni 2006, e avrà avrà un carattere sperimentale di 6 mesi.
Spiragli per agenti e finanzieri. Quanto all’estensione dei benefici anche ai dipendenti pubblici, ipotizzata nei giorni scorsi, c’è una novità.

Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi sarebbe orientato a confermare l’esclusione degli statali dalla con una eccezione: il personale delle Forze dell’ordine. Si tratta complessivamente di oltre 325mila persone, tra carabinieri, poliziotti, Fiamme gialle, Forestale e polizia penitenziaria.
felice.manti@ilgiornale.it

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