Idea parco a tema dedicato alla Ferrari, Cutrufo: «Meglio qui che a Maranello...»

Sono i «parchi a tema» la soluzione per rilanciare il turismo nella capitale. La pensa così il vicesindaco Mauro Cutrufo che ieri, nel corso di un convegno «L’industria dei parchi a tema in Italia tra prospettive reali e opportunità», presso il tempio di Adriano (sede attuale della Camera di Commercio), ha reso noto il progetto a cui l’amministrazione comunale vuol dar vita. «Desideriamo realizzare a Roma il parco a tema della Ferrari. Si tratta, per ora, solo di una ipotesi - informa il numero due del Campidoglio - ma se il Gran Premio di Formula 1 si correrà, nel 2011, qui nella Città Eterna, potrebbe diventare una certezza».
Un obiettivo che Cutrufo auspica di realizzare proprio nella capitale, dove ogni anno affluiscono più di 15 milioni di turisti. «Ci sono quattro parchi Ferrari nel mondo (uno è in costruzione a Dubai), ma nemmeno uno in Italia - rincara-. Meglio farlo nella capitale, meta ambita da numerosi visitatori, piuttosto che a Maranello. Queste iniziative rischiano infatti di essere cattedrali nel deserto senza un grande attrattore».
Non finisce qua. Andrà in porto, in un arco di tempo compreso tra i 24 e i 60 mesi, il compimento di altri due parchi tematici: uno a Cinecittà, dedicato al cinema, e quello - il più importante per il vicesindaco - su Roma antica, che sorgerà all’interno del secondo polo industriale e avrà un’estensione di 300 ettari. Al via nella primavera del 2011, infine, il quarto parco che avrà come tema la magia: «Rainbow MagicLand», ideato dal gruppo Alfa Park Srl, in collaborazione con Rainbow Spa, è in fase di costruzione all’interno del polo turistico integrato a Valmontone, per un importo pari a 300 milioni di euro. «Il parco dei divertimenti, a pochi chilometri dalla capitale - spiega Igino Straffi, presidente Rainbow - si candida a diventare uno dei parchi principali a livello italiano. Prevediamo 3 milioni di visitatori all’anno, che verranno coinvolti dai nostri animatori a scoprire la magia del divertimento e dell’avventura all’interno di una struttura che ha una superficie di 600 mila metri quadrati. Si tratta di un salto dimensionale - sorride Straffi - tra castelli fatati, coraggiosi vichinghi, magiche fate e potenti stregoni. Il prezzo fissato per il biglietto è di 30 euro». Un progetto che trova il plauso di Renato Mannheimer, alla guida della società Ispo che ha condotto una ricerca sull’impatto economico e turistico dei parchi a tema. «La capitale assicura un bacino di utenza amplissimo al parco dei divertimenti. I visitatori potranno inoltre ammirare bellezze poco valorizzate e limitrofe al parco, come i castelli romani, le mura ciclopiche di Anagni, il castello di Genazzano», sottolinea Mannheimer.

L’industria dei parchi a tema come risorsa per promuovere il made in Italy, convince anche il ministro Vittoria Brambilla: «Rappresenta un ottimo volano per il comparto del turismo. Che è trainante, ha grandi potenzialità, ma deve riprendere la strada della competitività a grande velocità».

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