Le idee dei genovesi per la città del futuro

Genova come Barcellona, Londra e New York. Renzo Piano «Chef Advisor» del riassetto della città. La loggia di banchi trasformata in un «Urban centre» con la partecipazione dei cittadini che potranno presentare proposte e progetti e discutere idee sul futuro del capoluogo ligure. Il secondo piano del museo Galata dedicato a un mega laboratorio per il disegno di edifici, strade, piazze, nodi e reti intercittadine. Una nave ormeggiata nella vecchia darsena che ospiterà celebri architetti, ma anche giovani universitari, che saranno accolti per dare il loro contributo alla Genova del futuro voluta da Marta Vincenzi.
Ieri mattina il sindaco ha presentato le crono fasi del nuovo piano regolatore generale che è stato approvato dalla giunta comunale: si tratta di indirizzi e scelte politiche per il riassetto di Genova che, secondo le previsioni, sarà pronta nel 2010 a entrare - finalmente - in Europa in seguito all'approvazione del piano regolatore generale nel suo complesso. Secondo Marta Vincenzi già alla fine nel 2009, sarà approvata dal consiglio comunale la bozza del piano del Prg.
Tre i blocchi di lavoro. Il primo, quello più importante, è stato battezzato «il Tavolo delle Idee» e definisce i tempi, le politiche, le realizzazioni della città, dei suoi nodi e delle sue reti. Il capotavola del progetto è Renzo Piano che, secondo quanto riferito dalla Vincenzi, avrebbe ritrovato l’entusiasmo per dare il suo contributo a pennellare Genova come una delle grandi città europee. Il «chief advisor» genovese, lavorerà con i suoi colleghi Oriol Biogas di Bercalllona, Richard Rogers di Londra e Amanda Burden di New York. I quattro celebri architetti si incontreranno una volta al mese in ognuna delle quattro città. Il sindaco rimarrà in contatto settimanalmente con Renzo Piano e si incontrerà con l'architetto di Pegli, anche lei, una volta al mese. La seconda fase sarà realizzata da una struttura operativa formata da rappresentanti del comune e della società civile genovese. La terza fase sarà dedicata i progetti e svilupperà le idee legate alle reti e ai nodi territoriali. Il sindaco ha ricordato inoltre che ci sarà maggiore rigore nel rilascio delle concessioni e autorizzazioni edilizie per salvaguardare il verde.

Per alcuni progetti, come quello sui via Puggia, il cui elenco sarà diffuso giovedì prossimo, non ci saranno semafori rossi. Mentre per altri, come quello dei tre grattacieli a San Benigno e quelli in Val Bisagno e a Voltri, ci sarà uno studio più attento.

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