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Idv, l’inchiesta avanza: anche Formisano nel mirino dei giudici

Nel rapporto della Dda sull’ex provveditore Mautone spuntano i contatti con il parlamentare dipietrista. Silvana, dalla boutique alla cassa di Tonino

Idv, l’inchiesta avanza: anche Formisano 
nel mirino dei giudici

Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica

Dopo Cristiano Di Pietro e Aniello Di Nardo, anche l’ex senatore - ora deputato dell’Idv - Nello Formisano finisce nel mirino dei magistrati. Che cercano di far luce sulle parti dell’informativa della Dia su Mautone relative ai contatti tra l’ex provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, Formisano e il cugino omonimo di quest’ultimo. Se Formisano è nel mirino, è su tutto il partito Italia dei valori, in Campania, che la Dda partenopea ha deciso di indagare fino in fondo. Perché tanti sono i nomi di esponenti locali e nazionali, noti e meno noti, che emergono non solo da quell’informativa ma anche dall’altra novità targata Napoli. I magistrati stanno lavorando su centinaia di nuove intercettazioni, in gran parte ancora da sbobinare e più o meno tutte legate al filone dell’ex provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone.
E insieme a quello del delfino Cristiano Di Pietro, in questo nuovo filone salta fuori più volte il nome del senatore Formisano e dell’altro Nello, il cugino due anni più giovane di lui. Tutto come detto parte dall’informativa originaria della Dia che ha fatto luce sul «sistema Mautone». Quel documento si sofferma in più punti su Formisano (negli ultimi giorni al centro di un braccio di ferro interno al partito con Barbato che chiede «aria nuova» nell’Idv campano). All’ex senatore, ora a Montecitorio, la Dia dedica uno dei capitoli al riguardo dei rapporti tra Mario Mautone e i politici. Qui gli inquirenti sottopongono alla procura una serie di contatti e telefonate relative a due vicende: un interessamento per la nomina a provveditore dell’amico di Mautone, Mauro Caiazza, che in alternativa sollecita proprio con Mautone un «intervento anche di Formisano, senatore Idv, anche a livello di regione Lazio», dove Caiazza già lavora. «Sarebbe fondamentale», spiega l’uomo all’ex provveditore in vista di una promozione a dirigente generale. Mautone al suo interlocutore sembra aprire pochi spiragli («Il senatore Formisano pur essendo amico amico è un politico e non può fare questo discorso»), ma in una successiva intercettazione, il 20 luglio 2007, gli uomini della Dia registrano la richiesta di Mautone a Formisano relativa a «quel concorso di Caiazza», e «Formisano assicura che lo farà martedì alle 18». Nella stessa telefonata, Mautone chiede anche all’amico senatore notizie del suo trasferimento (che sarebbe avvenuto di lì a poco), e gli raccomanda di «seguire gli eventi e di “intervenire” se è il caso». E ancora in questa intercettazione, a proposito del trasloco imminente, l’allora provveditore domanda a Formisano se sia il caso di parlarne con Cristiano «e riceve la seguente risposta: “in termini sempre positivi, però, rispetto alle cose messe in cantiere e da realizzare”». Risale al 30 agosto, quando Mautone è ormai a Roma, la chiacchiera con Formisano che lo informa che «“è quasi fatta per Iadevaia” (come sostituto di Mautone)». L’allora senatore secondo la Dia spiega a Mautone che è «però necessario un “passaggio” e cioè un incontro a Roma di Iadevaia e il generale Jucci con il ministro Di Pietro. Mautone e il senatore Formisano - conclude l’informativa - convengono un appuntamento per mezzogiorno-domenica al bar Gambrinus».
L’ultimo caso è la richiesta di Mautone di intercedere per la promozione di Salvatore Russo all’interno del provveditorato. «Mautone conversa con Formisano, questi gli chiede se si trova a Roccaraso, Mario risponde negativamente e Formisano dice di trovarsi insieme al sindaco». Allora «Mautone ricorda al senatore di non dimenticarsi della situazione di Salvatore Russo. E sottolinea il fatto “che non dobbiamo far perdere questa cosa”, intendendo la promozione di Russo. Il senatore gli promette il suo interessamento e chiede di ricordargli della cosa il martedì mattina poiché lui sta a Roma». Stesso tema per l’ultima telefonata nel rapporto Dia: «Mautone conversa con Nello Formisano a cui ricorda il fatto di Salvatore Russo, “che è per oggi”. Il senatore lo ringrazia e gli dice che in merito questa sera incontrerà una persona». Intanto Nello Di Nardo ha detto che «non mi risulta» di essere indagato.

«Ho dato mandato al mio avvocato di verificare la sussistenza della notizia e, se confermata, di chiedere ai magistrati di essere ascoltato», ha spiegato l’esponente dell’Italia dei valori.

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